Economia

Brooks Brothers ritorna in mani Usa

Claudio Del Vecchio vende per 325 milioni a Sparc Group e Authentic Brands

Brooks Brothers ritorna in mani Usa

Le camicie botton-down di Brooks Brothers finiscono in un portafoglio che comprende i diritti di immagine di Elvis Presley, Marilyn Monroe, Mohammed Alì nonché Sports Illustrated. L'attuale proprietario Claudio Del Vecchio, primogenito del patron di Luxottica nonché titolare del 12,5% della cassaforte di famiglia Delfin, ha infatti accettato l'offerta congiunta di Authentic Brands Group (Abg) e di Sparc per rilevare l'intero compendio attualmente in Chapter 11 - l'equivalente Usa dell'amministrazione controllata - per 325 milioni di dollari (275 milioni di euro).

Il camiciaio di New York, che ha vestito oltre 40 presidenti Usa (il testimonial più noto è stato JFK) e artisti del calibro di Andy Warhol, passa di mano per gli effetti negativi della pandemia. Lo scorso 10 luglio era stato proprio Claudio Del Vecchio, dopo aver rilevato l'azienda nel 2001 rilanciandola, a portare i libri in tribunale e ad aprire un'asta competitiva dopo che il processo di ricerca di un partner finanziario non aveva avuto sbocchi, mentre il lockdown aveva impattato drammaticamente sul business. «Il coronavirus ha spazzato via i nostri piani», aveva dichiarato Del Vecchio che prima del Chapter 11 stava rivedendo, per ridimensionarla, la struttura della catena di negozi, messa anche a dura prova dal canale online in generale e da colossi come Amazon in particolare.

E in questo mese si erano fatti avanti non solo specialisti del retail come Simon Property e Solitaire Partners, ma anche l'italiana Giglio Group, molto attiva nell'e-commerce. Alla fine, però, l'ha spuntata BlackRock. Il più grande fondo di investimenti al mondo, infatti, controlla Abg che, a sua volta, è azionista rilevante di Sparc. Abg, oltre alla gestione di diritti d'immagine degli sportivi (tra i suoi talenti anche Shaquille O'Neal e il campione di golf Greg Norman) e all'editoria, si interessa di moda e tra i marchi detenuti il più noto è Nautica. Sparc, invece, si occupa della gestione di negozi oltreché di e-commerce e si è impegnata a tenere in vita almeno 125 degli oltre 250 punti vendita Brooks Brothers negli Stati Uniti.

Abg e Sparc sono riusciti a prevalere perché il 23 luglio avevano presentato una prima offerta da 305 milioni con clausola «stalking horse» (cioè il diritto a pareggiare un'eventuale offerta migliorativa) e così alla fine la loro seconda proposta è stata accettata. Ora toccherà al giudice omologare la procedura (Brooks Brothers ha ottenuto un bridge loan di 75 milioni per far fronte alla transizione) in un'udienza fissata per il 14 agosto, mentre il closing dell'operazione dovrebbe avvenire entro fine mese.

La ristrutturazione non sarà un processo facile, soprattutto in un mercato molto competitivo come quello statunitense, dove le attività commerciali tradizionali stanno soffrendo. Molti gruppi hanno portato i libri in tribunale: da Neiman Marcus a J.C. Penney. Brooks Brothers ha mantenuto i propri ricavi sostanzialmente invariati nel triennio 2017-2019 attorno a un miliardo di euro, ma è stato proprio il modello di business fondato sui punti vendita ad aver eroso progressivamente i margini facendo lievitare l'indebitamento che, secondo Bloomberg, dovrebbe aggirarsi sui 600 milioni di dollari.

Abg ha, tuttavia, una buona esperienza nel turnaround e spera nella buona stella di Elvis e Marilyn.

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