Economia

Bonus e agevolazioni, tutti i calcoli da fare prima di cambiare la caldaia

Sfruttando i bonus disponibili si può risparmiare il 65% sul costo di acquisto di una caldaia a compensazione. Conviene davvero? Facciamo due conti

Bonus e agevolazioni, tutti i calcoli da fare prima di cambiare la caldaia
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Acquistando una caldaia a compensazione di classe energetica A si può ottenere il Bonus ristrutturazioni 50%, una detrazione fiscale per spese fino a 96mila euro deducibile in 10 anni. Il costo di una caldaia non raggiunge certo queste cifre, sul mercato se ne trovano a partire dagli 800 euro circa fino a prezzi che si avvicinano, e a volte superano, i 3.000 euro. Il costo medio si situa tra i 1.200 e i 1.800 euro. La spesa iniziale è certamente un impegno ma, unendo lo sconto in fattura al risparmio sui consumi, si ottengono vantaggi che andrebbero presi in considerazione.

Aggiungendo un sistema di termoregolazione si può ottenere l’Ecobonus al 65% che, tra l’altro, prevede lo sconto in fattura, conseguendo quindi un risparmio immediato.

I calcoli

Si tratta di calcoli fatti in modo approssimativo ma a loro modo indicativi, perché prendono spunto da uno scenario nel quale il costo di una caldaia di classe energetica A integrata ad un sistema di termoregolazione. È stato scelto un modello il cui prezzo di 2.500 euro si situa al di sopra della media di mercato e, nel fare il calcolo, vengono prese in considerazione bollette da 1.000 euro annui, previsione di spesa ottimistica considerando gli attuali prezzi delle energie. Allo stesso modo il risparmio energetico offerto da una caldaia simile è stato stimato in ragione del 25% (può arrivare anche al 30%) e la durata della vita della caldaia è stata stimata in 10 anni.

Applicando lo sconto del 65% all’importo di 2.500 si ottiene un importo di 1.625 euro, ciò significa che il costo reale della caldaia a carico del cliente è di 875 euro. Considerando un risparmio energetico del 25% sulla bolletta annuale di 1.000 euro si ottiene un risparmio di 250 euro. Ciò significa che già nel corso del quarto anno dopo l’installazione si può rientrare dei costi sostenuti. E, come detto, si tratta di uno scenario di larghissime maglie, giacché il solo costo delle bollette di 1.000 euro appare più che ottimistico e basterebbe aumentarlo di 500 euro l’anno per ottenere un vantaggio in termini economici già a partire dal secondo anno dopo l’installazione della caldaia.

Ciò significa che cambiando i parametri (su tutti il costo della caldaia e il costo annuale delle bollette) si possono ottenere risultati che indicano una convenienza maggiore. E c’è dell’altro.

Il mercato e la concorrenza

Effettuando delle ricerche online, ci si rende conto che tra rivenditori e istallatori è in corso un fitto battage pubblicitario per accaparrarsi il mercato.

Non è raro trovare offerte “tutto incluso” che garantiscono ulteriori sconti o, in alcuni casi, un servizio di manutenzione a prezzi vantaggiosi e altri incentivi.

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