Camfin, ok del mercato: il nuovo bond va a ruba

Camfin, ok del mercato: il nuovo bond va a ruba

Collocamento sprint per il bond Camfin convertibile in azioni Pirelli da 150 milioni. L'operazione, iniziata ieri in mattinata, si è conclusa in poco più di un'ora a condizioni favorevoli per la holding che controlla la Bicocca.
I titoli quinquennali hanno registrato domande pari a 2,5 volte l'offerta e sono stati piazzati con una cedola fissa annua del 5,625% pagabile alla fine del periodo di riferimento (26 ottobre 2017) e con un premio di conversione al 30% sopra il prezzo di riferimento di euro 8,7419. Si tratta di un buon risultato, considerato che la forchetta del collocamento era 5,25-6% per la cedola e 27,5-32,5% per il premio. Camfin avrà un lock-up di 90 giorni dalla data di emissione (26 ottobre) e in tale periodo non offrirà azioni e strumenti finanziari legati alle azioni Pirelli (il 5,85% della quota fuori patto sarà invece impiegato per l'obbligazione). Tutti soddisfatti, perciò. Camfin ha incassato 150 milioni e avra a disposizione 132,4 milioni per ripagare il debito, e 17,6 milioni per seguire l'aumento di Prelios. Soddisfatti i lead manager: la Banca Imi di Gaetano Micciché, Unicredit e Bnp. E soddisfatti anche gli studi legali che hanno seguitoil dossier: Labruna e Latham per Camfin, Linklaters per i collocatori e Dla per il pool delle banche finanziatrici. Meno contenta la Borsa: Camfin ha perso il 5,8% e Pirelli l'1,7%.
I contorni di questo ritratto sono però più sfumati perché sullo sfondo resta sempre un interrogativo. Quale sarà la prossima mossa della famiglia Malacalza? Dopo aver abbandonato in polemica il cda di Camfin che giovedì sera aveva dato l'ok al bond e dopo aver iniziato una guerra di carte bollate si potrebbero disegnare nuovi scenari. Anche se il disclaimer dell'obbligazione della holding recitava a chiare lettere che «pur non potendosi escludere la possibilità di nuove azioni legali non è prevedibile che le stesse possano pregiudicare l'operazione». Insomma, gli istituzionali che hanno acquistato i titoli possono dormire sonni tranquilli.
Quelli del presidente di Camfin e Pirelli, Marco Tronchetti Provera, da ieri saranno ancora meno agitati. In due giorni è stata avviata la partnership salvifica per Prelios con la Feidos di Massimo Caputi e si è archiviato il dossier finanziario per la holding.

Ma non per questo verrà meno la necessità di riportare il sereno nell'azionariato di Camfin in modo da garantire alla Bicocca il suo percorso di sviluppo. Ecco perché continuerà la ricerca di possibili investitori. A partire da Andrea Bonomi.

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