Carrefour non lascia e quasi raddoppia

Il gruppo compra in Italia 546 negozi e, a differenza dei cugini di Auchan, tenta il rilancio

Carrefour non lascia e quasi raddoppia

Carrefour non molla la presa sull'Italia. E nonostante le difficoltà riscontrate negli ultimi anni - a causa del successo della grande distribuzione a basso costo, nonché del successo di colossi nostrani come Esselunga - aggiunge 546 punti vendita agli attuali 1085.

Quasi un raddoppio per il gruppo francese che ha mosso ieri sullo scacchiere della gdo italiana una mossa strategica firmando due accordi di master franchising con Apulia Distribuzione ed Etruria Retail. Intese che permetteranno il consolidamento della rete a insegna Carrefour Market e Carrefour Express in Calabria, Basilicata e Puglia, rafforzando la presenza nelle regioni Toscana e Umbria. Target non casuali, visto che al Sud non opera Esselunga e la capillarità dei punti vendita, anche piccoli, è maggiore. Insomma, un nuovo mercato all'interno dell'arena competitiva italiana sul quale Carrefour scommette per tentare il rilancio.

Non un'impresa facile alla luce anche della fine che hanno fatto i fratelli d'Oltralpe della Auchan, rilevati in blocco da Conad. La più ampia organizzazione di imprenditori indipendenti del commercio al dettaglio d'Italia ha recentemente acquisito 600 punti vendita tra ipermercati, supermercati, negozi di prossimità con i marchi del gruppo francese e Simply, per un'operazione che vale secondo fonti vicine al dossier circa 1 miliardo di euro.

«L'accordo rappresenta un momento fondamentale per il rafforzamento di Carrefour Italia sul territorio italiano, in cui crediamo fortemente - ha commentato il presidente Gérard Lavinay - a un anno e mezzo dalla presentazione del progetto globale di transizione alimentare del nuovo piano strategico annunciato dal gruppo, confermiamo quindi la profonda fiducia riposta in questo mercato e l'impegno verso i nostri clienti in Italia».

D'altra parte, secondo lo studio di settore firmato dall'uffico studi di Mediobanca, il mercato italiano fa gola: nel 2017 il giro di affari ha raggiunto 83 miliardi di euro (+4,4% sul 2016), il miglior risultato dal 2014. Carrefour deve risollevare le sorti del gruppo che se a livello globale ha fatturato 5,5 miliardi, in Italia è appesantita da un rosso di oltre 600 milioni di euro (dati 2017 ultimi disponibili): la strada per il rilancio è fissata al 2022. Nel piano di parla proprio di nuovi investimenti per 400 milioni e di un importante focus su e-commerce e punti vendita di piccole e medie dimensioni. Proprio quello che hanno in portafoglio le due società oggetto dell'accordo. Apulia Distribuzione conta su oltre 4.000 collaboratori, 350 punti vendita serviti nel 2018 e registra un giro d'affari complessivo di oltre 780 milioni sviluppato tra Puglia, Calabria, Basilicata, Molise e Sicilia.

Etruria Retail è un gruppo di acquisto nato a Siena nel 1961 e divenuto leader della grande distribuzione nell'Italia centrale, dove è presente con 290 punti vendita in 15 province in Toscana, Umbria e Lazio. Con i suoi 1900 collaboratori, di cui 670 diretti Etruria Retail registra un giro di affari di oltre 350 milioni con quote di mercato significative in Toscana.

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