Economia

Cartelle esattoriali, 90 giorni in più per pagare: ecco cosa cambia

Slittano di 90 giorni i tempi entro cui è possibile pagare le cartelle ricevute dall’1 settembre al 31 dicembre dell’anno scorso

Cartelle esattoriali, 90 giorni in più per pagare: ecco cosa cambia

Dai 60 giorni precedentemente previsti a 150 giorni. È questa una delle misure contenute nel Decreto legge fisco-lavoro che allunga il periodo di pagamento delle cartelle esattoriali ricevute da primo settembre al 31 dicembre dell'anno scorso, di 90 giorni.

Lo slittamento sui pagamenti delle cartelle andrà ad incidere anche sui termini di decorrenza degli interessi di mora e dell'avvio delle procedure di pignoramento mentre non sarà valido ai fini dell'avvio del ricorso per cui, invece, resta la scadenza di legge dei 60 giorni dalla notifica della cartella. Nella nota del governo, difatti, si dichiara: “Viene prolungato a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l'adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021 - Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l'agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito”.

Il decreto legge fiscale, approvato venerdì dal Consiglio dei ministri, nei fatti conclude l'iter iniziato con il Dl 18/20 (il decreto Cura Italia) che all'art. prevedeva - in piena Pandemia- la sospensione dei pagamenti da parte dell'agente della riscossione a decorrere dall'8 marzo 2020 e che, con successivi provvedimenti, è stato allungato sino al 31 agosto 2021. Durante questo lasso di tempo, pertanto, all'agente della riscossione era impedito notificare cartelle di pagamento e avviare azioni di recupero di qualunque genere (preavvisi di fermo dei veicoli; ritardi sul bollo; ipoteche e atti di pignoramento).

A decorrere dal primo settembre 2021 tutto è ripreso normalmente con i contribuenti che si sono trovati a dover adempiere agli atti amministrativi necessari a recuperare gli eventuali ritardi nei pagamenti, in un lasso di tempo ristretto ed in periodo non propriamente "roseo" per il proprio portafoglio; il governo, pertanto, ha deciso di intervenire anche a seguito dell'impegno del parlamento che ha votato e approvato una risoluzione che impegna l'esecutivo a trovare una soluzione, seppur transitoria, alla questione.

Così, nel decreto, è arrivata la misura di prolungamento dei termini di pagamento delle cartelle esattoriali in 5 mesi e 150 giorni dall'atto di notifica per provvedere, da parte dei contribuenti, alla corresponsione delle somme dovute; dunque la misura è valevole sia ai fini della decorrenza degli interessi di mora (previsti nell'articolo 30 nel Dpr 602/73, a decorrere dai 60 giorni dalla notifica della cartella) che per l'avvio delle procedure esecutive.

Nel decreto, inoltre, sono state introdotte anche delle novità sulla rateazione sulle misure ricadute nel "periodo Covid"; partire dal 31 ottobre 2021 si potrà riattiva la dilazione non più in sole 10 rate ma in diciotto.

Infine, per il saldo e stralcio e per la rottamazione delle cartelle i nuovi termini previsti dal decreto sono al 30 novembre per saldare tutte le scadenze dell’anno.

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