Economia

Confedilizia a gamba tesa: "Una tassa sulle case"

L'associazione contro la riforma del catasto: "Vogliono aumentare le tasse sugli immobili"

Confedilizia a gamba tesa: "Una tassa sulle case"

La riforma del Catasto sta facendo discutere, soprattutto dopo l'intervento di Confedilizia. Secondo il presidente Giorgio Spaziani Testa, infatti, più che un sistema finalizzato ad indagare sulla situazione reale degli immobili italiani, si tratterebbe di un'operazione ideata per aumentare il volume delle entrate statali connesse agli edifici. Spaziani Testa lo ha denunciato nel suo ultimo post affidato alle pagine di Twitter: "La Analisi Tecnico-Normativa del Ministero dell'Economia, allegata alla delega per la riforma fiscale, esplicita lo scopo della revisione del catasto di cui all'articolo 6, aumentare le tasse sugli immobili. Ma gira ancora la favoletta della fotografia".

Insomma, secondo Confedilizia non si tratta di una nuova arma per combattere i cosiddetti "furbetti" della casa. All'interno del documento redatto dal ministero dell'Economia ed allegato al disegno di legge delega fiscale, si legge che la revisione del catasto è coerente con le raccomandazioni dell'Unione europea. Raccomandazioni che, come riportato da Libero, chiedono al nostro Paese di "ridurre la pressione fiscale sul lavoro e di compensare tale riduzione con una revisione delle agevolazioni fiscali e una riforma dei valori catastali non aggiornati".

Se ciò fosse vero, cosa potrebbe succedere alle imposte sulla casa? Nella manovra del governo si parla di 8 miliardi per il taglio dell'Irpef e dell'Irap nel 2022, di questi 3 miliardi saranno recuperati grazie allo sfoltimento di deduzioni e detrazioni. E i restanti 5? Il rischio è che questi arrivino dall'aumento della pressione fiscale sugli immobili? Interrogato proprio sulla questione, il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva però assicurato che la riforma del Catasto era "un'operazione di trasparenza per riequilibrare il carico fiscale: ci sono tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quello dovuto".

Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa è invece entrato a gamba tesa, spiegando che il taglio delle tasse sul lavoro promosso dal governo sarebbe compensato con lo sfoltimento delle deduzioni e l'incremento della pressione fiscale sul mattone, come vuole una Raccomandazione che già nel 2019 la Commissione ed il Consiglio dell'Unione europea inviò all'Italia.

Secondo quanto emerso da uno studio effettuato dalla Uil, inoltre, i problemi principali sarebbero due. Se da un lato, infatti, si andrà ad assistere ad un aumento dell'Imu sulla seconda casa, dall'altro crescerà il valore della prima in termini di Isee.

L'analisi di Uil, purtroppo, prevede solo aumenti, sia elle aliquote Imu sulla seconda casa, che del valore Isee per la prima.

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