Cgia: a rischio 202mila posti di lavoro

Trentamila esuberi e 172.000 lavoratori alle dipendenza di imprese di piccola e media grandezza a rischio. Peggio soltanto nel 2009

Cgia: a rischio 202mila posti di lavoro

A rischio 202mila posti di lavoro, la maggior parte in piccole e medie imprese. La Cgia di Mestre diffonde i dati relativi al secondo semestre di quest'anno. E le previsioni sono funeree. I 202mila che finiranno senza un lavoro sono tanto quei 30mila esuberi delle grandi aziende, per cui è già aperto un tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo Economico, tanto altri 172.000 lavoratori alle dipendenze di imprese di piccola e media grandezza.

"Negli ultimi quattro anni la variazione dei posti di lavoro riferiti alla seconda parte dell'anno è sempre stata negativa", mette le mani avanti Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia.

Ma resta il fatto che "la stima riferita al 2012 è comunque peggiore solo al dato di consuntivo riferito al 2009". E alla situazione drammatica "dell'Alcoa o dei miniatori del Carbonsulcis", si aggiunge pure "quella di decine e decine di migliaia di addetti delle Pmi che rischiano di restare senza lavoro".

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