Cgil: "A rischio centinaia di migliaia di precari"

Il sindacato: "Coi contratti di collaborazione in scadenza, il rischio è che le aziende preferiscano forme meno tutelanti"

Cgil: "A rischio centinaia di migliaia di precari"

È allarme precari: in centinaia di migliaia rischiano di restare senza lavoro sia nel settore pubblico che in quello privato. Il 31 dicembre scadranno infatti la maggior parte dei contratti di collaborazione, secondo il Nidil Cgil che ha promosso la campagna Capodanno 2013 - Non restare da solo.

"Si presume che centinaia di migliaia di contratti di collaborazione scadano con la fine dell’anno e che quindi vadano in vigore le norme della legge Fornero", spiega il segretario generale, Filomena Trizio, "È auspicabile che queste norme siano applicate con una contrattazione di merito tra organizzazioni sindacali e impresa senza la quale è alto il rischio che le aziende preferiscano la non attivazione di nuovi contratti o la loro trasformazione in tipologie ancora meno tutelanti" . Con le nuove norme, infatti, i contratti di collaborazione dovranno "rispondere a progetti veri, con retribuzioni non inferiori ai minimi contrattuali, che determinino un risultato finale di modifica della situazione aziendale". Per questo molte aziende, denuncia il sindacato della Cgil, "non stanno rinnovando i contratti o in alcuni casi, anzichè trasformare le collaborazioni a progetto o le associazioni in partecipazione in lavoro dipendente, aggirano le norme utilizzando tipologie ancora peggiori (partite Iva, occasionali, voucher)".

Secondo l’Istat, tra luglio e settembre i co.pro e i co.co.co.

erano 430mila, mentre l'Inps parla di quasi un milione e mezzo quelli che nel 2011 hanno avuto anche un solo contratto di collaborazione. Questa tipologia di contratti è quella più a rischio perché non rientra nella proroga di sei mesi prevista dalla legge di stabilità per i precari del settore pubblico che hanno superato i 36 mesi di collaborazione.

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