Economia

Cimbri "prenota" la Popolare Sondrio

UnipolSai acquista un altro 6,6%, per salire al 9,5%. Esborso atteso di 125 milioni

Cimbri "prenota" la Popolare Sondrio

Carlo Cimbri, ad di Unipol, fa la sua mossa e blinda il controllo Banca Popolare di Sondrio, l'ultima popolare rimasta in Piazza Affari con 150 anni di storia alle spalle. Il gruppo finanziario che fa capo alle cooperative che, già un anno fa si era portato avanti rilevando il 2,9% dell'istituto guidato dall'ad Mario Alberto Pedranzini, ha annunciato ieri di aver prenotato un altro 6,62 per cento. L'operazione consente a Unipol di acquisire un posto in prima fila in Popolare Sondrio a ridosso della prevista trasformazione di spa che, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire entro fine anno, con un investimento tutto sommato modesto per Unipol: pari a 123-125 milioni di euro circa. Tanto più che, secondo le attese degli analisti, Pop. Sondrio dovrebbe chiudere l'anno con un utile netto di almeno 150 milioni. Lo stesso Cimbri, in una intervista a marzo, aveva definito la strada verso l'istituto valtellinese «più naturale» rispetto ad altre ipotesi di consolidamento sul campo, e in particolare rispetto all'ipotizzato avvicinamento tra Bper (partecipata da Unipol al 19,7% del capitale) e Banco Bpm, per i rapporti commerciali già sussistenti e le comuni radici di società cooperativa. E così è stato.

Più in dettaglio ieri, a mercato chiuso, UnipolSai ha comunicato di aver intenzione di acquisire 30 milioni di titoli Pop. Sondrio con un premio compreso tra il 2 e il 4% sui prezzi di chiusura di ieri e di aver dato mandato a Equita di gestire l'operazione attraverso un reverse accelerated book building. Considerando che Popolare Sondrio ha terminato la seduta a 4,01 euro (in calo 0,3%, ma comunque sui massimi da dicembre 2015), il gruppo di Cimbri dovrebbe spendere tra i 4,0902 e i 4,1704 euro per azione.

«L'operazione si inquadra nella strategia di UnipolSai finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner industriale del gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione Danni e Vita (nella distribuzione ndr)» ha commentato in una nota il gruppo assicurativo di Bologna. Non solo. Bper ha una joint venture proprio con Pop. Sondrio in Arca sgr (di cui 57% del capitale fa capo alla banca di Modena). E non manca chi sottolinea come l'arrocco di Cimbri su Pop. Sondrio ricordi molto da vicino quello effettuato dallo stesso manager su Bper. Con la banca di Modena, Unipol aveva stretto da anni rapporti commerciali (in Arca Vita), prima di consolidare la propria presa nel capitale societario con la trasformazione dell'istituto in spa avvenuta alla fine del 2016. Meno di un mese fa Unipol ha espresso la maggioranza del cda di Bper e affidato la banca al neo ad Piero Montani.

La metamorfosi dovrebbe essere ormai vicina anche per Pop. Sondrio, l'ultima banca con oltre 8 miliardi di attivi a non essersi ancora trasformata in spa.

Anche se si attende ancora la pronuncia del Consiglio di Stato, dopo anni di ricorsi e opposizioni all'applicazione della riforma delle Popolari voluta da Matteo Renzi nel 2015, è probabile che, entro dicembre, anche l'istituto lombardo debba dire addio al voto capitario (una testa un voto), voltare pagina e iniziare a pesare le azioni, iniziando da quelle che avrà in futuro in mano Unipol.

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