Maxime Picat (prima foto a destra) e Frédéric Banzet sono i ceo, rispettivamente, dei marchi Peugeot e Citroën. Entrambi rispondono a Philippe Varin, presidente di Psa, alle prese con una pesante ristrutturazione del gruppo automobilistico francese. Varin, che ha da poco messo mano anche all'organigramma di Psa, snellendolo, ha confermato Picat e Banzet alla guida dei marchi.
I due manager, in un faccia-a-faccia con il Giornale hanno fatto il punto della situazione: chiusura dell'impianto storico di Aulnay (la Mirafiori di Psa), strategie di rilancio in funzione dell'alleanza con Gm, rapporti con Fiat e apertura al low cost gli argomenti affrontati.
«Il mercato europeo è cambiato - inizia Banzet - e occorre tenerlo presente: all'appello mancano 4 milioni di auto, circa il 25% dal 2007. E a fronte di questi dati, l'eccesso di capacità è rimasto immutato. L'unica soluzione possibile, a questo punto, è una modifica strutturale del settore». «Da qui - puntualizza Picat - la decisione di cessare la produzione, nel 2014, ad Aulnay. Abbiamo bisogno di migliorare la nostra competitività per essere certi di poter ripartire speditamente: Peugeot può contare, per questo, sui risultati della gamma 208 e sulla novità 2008». Banzet tiene a precisare che «il gruppo si è impegnato a garantire che la ristrutturazione avvenga nel modo più responsabile possibile».
L'alleanza industriale tra Psa e l'americana Gm è vista dagli osservatori come la chiave di volta per lo sviluppo futuro delle due società. «Per Citroën - interviene Banzet - significherà più prodotti e più tecnologie, il tutto con una maggiore velocità. Si sta valutando un progetto di collaborazione tra noi e Opel: un programma di rinnovamento per una piccola piattaforma che porterà alla realizzazione di un modello del segmento B». «È chiaramente un'alleanza strategica - aggiunge il ceo di Peugeot - che ci permetterà ri ridurre i costi per la ricerca e lo sviluppo, visto che all'orizzonte ci sono piattaforme comuni. Tre i progetti già decisi e avviati. Inoltre, non dimentichiamo l'aspetto degli acquisti. Psa e Gm, insieme, rappresentano di gran lunga il più grande acquirente automobilistico. Il risultato, anche qui, sarà l'abbattimento dei costi».
Il colloquio si sposta sulla decisione della rivale, ma sempre alleata (nei veicoli commerciali) Fiat, di puntare sull'alto di gamma. Il ceo di Citroën, in proposito, dice subito che non farebbe una scelta del genere. «La nostra strategia - il suo punto di vista - prevede un'offerta premium e una più convenzionale, ma con un nuovo posizionamento. Abbiamo in corso un'offensiva di prodotto». «I marchi di Psa - osserva Picat - vogliono arrivare a innalzare le loro gamme in modo diverso.
Spazio per una low cost? «In teoria, perché no? - conclude Banzet -; ma non credo si possa realizzare all'interno dell'Europa occidentale».