C'è la crisi ma, nonostante tutto, anche quest'anno le grandi catene di negozi non faranno mancare nuove aperture. Lo dice Confimprese, l'associazione delle oltre 100 imprese del commercio moderno (franchising, Gdo e reti dirette), che prevede per l'anno in corso 605 nuove aperture tra «dirette» e franchising, formula scelta da circa l'80% dei retailer. La notizia migliore, però, è che queste nuove aperture porteranno a un totale di 3.502 nuovi addetti. Certo negli anni scorsi le cose erano andate meglio. Basta pensare che solo nell'anno appena concluso le nuove aperture sono state più di 700. In ogni caso, Mario Resca, presidente di Confimprese, è soddisfatto. «Le imprese sono in difficoltà - ha spiegato Resca - eppure continuano ad aprire nuovi punti vendita creando un volano virtuoso per l'economia che comprende anche nuovi posti di lavoro». Insomma, moda e ristorazione, nonostante siano settori colpiti dalla crisi, non rinunciano a nuove aperture. Basta pensare che l'abbigliamento donna, bambino intimo e calzature, copre il 23,3% del totale delle aperture che saranno realizzate nel 2015 e il 35,1% delle nuove assunzioni.
Segue la ristorazione - ossia food, dolciario, caffetteria e bio - con il 15,1% di nuove aperture e il 27,4% delle assunzioni. Quindi, l'entertainment con il 6,9% e l'8%, a pari merito con l'arredamento, l'oggettistica e l'elettronica di consumo che coprono il 4,9% del totale aperture e il 4,2% delle nuove assunzioni. Il Centro-Nord è il territorio preferito per i nuovi negozi, mentre il Sud è fertile soprattutto per l'elettronica di consumo, che qui trova imprenditori disposti a scendere in campo utilizzando la formula franchising come canale preferenziale per creare un'attività in proprio. Da segnalare che gli accorgimenti principali per portare ossigeno al settore sono il restyling del punto vendita su cui molti retailer hanno predisposto piani di investimento rilevanti, e la formula della concessione, ossia un «corner» all'interno di un grande magazzino (Coin, La Rinascente, negozi multibrand alto di gamma) di 100 metri quadri, dove esporre la merce e venderla attraverso il personale già presente nel multistore. Una formula a costo zero, senza impiego di personale e con margini netti. Tra i casi dei singoli marchi, da segnalare la buona performance di Pittarosso, brand di scarpe che opera solo in grandi magazzini che, grazie a una campagna televisiva martellante, ha fatto segnare un aumento del 22% del fatturato che gli permetterà di aprire 30 nuovi negozi.
L'abbigliamento bambino vede
l'ascesa di un nuovo player. È Bimbo Store che, grazie all'unione con Toys Center (Giochi Preziosi) e Prenatal, ha creato una newco. Si è così formato uno dei maggiori gruppi europei del settore da 800 milioni di ricavi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.