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I conti correnti sono in pericolo Perché possono sparire i soldi

Anche se talvolta non sufficienti, ci sono comunque alcune precauzioni che è bene adottare per proteggere i propri dati

I conti correnti sono in pericolo Perché possono sparire i soldi

Conti correnti a rischio phishing, un allarme costante che si arricchisce ogni giorno di numerosi tentativi da parte degli hacker di impossessarsi delle credenziali di accesso online degli utenti abilitati ai servizi di home banking. Che i risparmi siano quotidianamente a rischio viene ribadito anche dal Computer emergency response team dell’Agenzia per l’Italia digitale (Cert-Agid) nel suo più recente report.

Solo la settimana scorsa, stando a quanto documentato dal Cert, sono state ben 11 le campagne di phishing bancario lanciate con lo scopo di accedere ai conti correnti online degli italiani. Una tattica ben collaudata, tanto che addirittura al giorno d'oggi è possibile reperire dei pacchetti preconfezionati, dei veri e propri kit di phishing che si possono noleggiare col pagamento di un semplice canone mensile. L'invio massiccio di email ingannevoli in grado di "bucare" le protezioni degli utenti è una pratica abbastanza semplice, e risulta spesso sufficiente andare a segno un'unica volta per mettere le mani su un consistente bottino.

Le esche privilegiate per far abboccare i contribuenti, anche nella settimana presa in considerazione all'interno del report del Cert, sono state banche e pagamenti vari. Almeno nove i nomi di istituti bancari utilizzati per incrementare le probabilità di buon fine dell'inganno telematico. Un gradino più sotto la oramai nota truffa del messaggio di Poste che avvisa dell'esistenza di un pacchetto bloccato in attesa di un pagamento.

L'unico strumento per poter arginare il fenomeno è prestare massima attenzione alla sicurezza dei dispositivi tramite i quali si accede ai servizi di home banking, siano essi smartphone, tablet o personal computer. Per tessere al meglio la tela del loro inganno gli hacker hanno riprodotto fedelmente l'aspetto dei portali degli istituti bancari utilizzati, tanto che solo uno sguardo attento all'url del sito può dare qualche indicazione più precisa. Tra le spie da tenere d'occhio, prima di cadere in trappola, il nome del mittente della mail e l'eventuale presenza di errori grammaticali. È buona norma, infine, aggiornare costantemente il proprio dispositivo con il download delle patch di sicurezza previste per il sistema operativo, così come dotarsi di un buon antivirus e di un firewall. Spesso e volentieri, infatti, molti di questi sistemi di sicurezza sono in grado di verificare l'attendibilità di un sito a cui si sta accedendo e di bloccare al contempo l'accesso ai dati di navigazione.

Neppure questo risulta sufficiente in certi casi, ma può essere comunque un'arma di difesa in più.

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