Economia

Conti e carte di credito, via alla super banca-dati

Entro giovedì banche e Poste dovranno trasmettere al Fisco tutti i nostri movimenti. In mano alle Entrate un miliardo di informazioni su assegni, bonifici e saldi

Conti e carte di credito, via alla super banca-dati

Giovedì prossimo il Grande Fratello fiscale aprirà gli occhi. Con la legge di Stabilità per il 2015 è stato armato a puntino: avrà tutte le informazioni necessarie a spulciare le nostre vite. Banche, Poste e tutti gli operatori finanziari dovranno, infatti, trasmettere entro quella data tutte le informazioni relative all'anno passato. Un miliardo di dati che riguardano i conti correnti, i conti deposito, le carte di credito e, più in generale, qualsiasi tipologia di rapporti con il cliente. Per non parlare, poi, delle operazioni occasionali allo sportello. Ogni singola informazione sul nostro conto finirà nelle mani dell'Agenzia delle Entrate che creerà uno sterminato database ad hoc su ciascun contribuente italiano.

Tutto ha inizio nel 2011, con il premier Mario Monti e il suo decreto "Salva Italia". È in quel momento che viene concepita la super banca-dati. Alla usuale comunicazione mensile il governo dispone, infatti, anche una comunicazione riassuntiva di fine anno. Lo scopo è appunto andare ad acciuffare i furbetti che evadono le tasse. Ma lo si fa calpestando la privacy del singolo contribuente. Matteo Renzi raffina le armi per la caccia all'evasore. Con la legge ddi Stabilità per il 2015, appunto. "L'Agenzia delle Entrate - si legge - utilizzerà le informazioni per le analisi del rischio di evasione". Si va quindi a tappeto su tutti i contribuenti, con un occhio più attento a quei soggetti che il Fisco considera più a rischio. Nelle comunicazioni di fine anni la quantità di dati che deve essere fornita all'Agenzia delle Entrate è davvero sterminata: dal saldo iniziale e finale del conto corrente ai movimenti dare e avere, passando per la giacenza media. Come spiega Luca Cifoni sul Messaggero, le informazioni vengono così "messe a confronto con altre informazioni a disposizione del fisco o con quelle che risultano dalle dichiarazioni dei contribuenti".

La parte più ghiotta delle informazioni che finiscono nelle mani dell'Agenzia delle Entrate è sicuramente la giacenza media. Il dato serve a controllare le prestazioni sociali e assistenziali che vengono erogate in base all'Isee. Dall'accesso alle mense scolastiche alle rette agevolate per asili e università, fino ai sussidi alle famiglie. C'è dentro di tutto.

"Con le informazioni dell'Archivio dei rapporti - conclude Cifoni - il Fisco potrà effettuare il controllo sulla veridicità dei dati dichiarati dai cittadini".

Commenti