Un fatturato semestrale in crescita dell'83%, di questi tempi, è più raro di un diamante: come quelli che Cruciani, perchè è di lui che parliamo, ha incastonato nell'ultima versione dei suoi famosi braccialetti, realizzata in collaborazione con Damiani. «Tremila pezzi, e non ne abbiamo più uno - rivela con orgoglio il fondatore Luca Caprai -: saranno in vendita al pubblico da dicembre. E grazie all' accordo con Walt Disney, per Natale ci saranno anche i braccialetti Topolino».
Un successo che nasce da un'idea, come Caprai ama ricordare, e che ha portato il gruppo a chiudere i primi sei mesi del 2012 con un fatturato di 16,46 milioni rispetto ai nove milioni di un anno prima. Il mercato ormai non ha confini- dai 15 negozi di partenza, le aperture si susseguono al ritmo di tre a settimana, da Dubai a Palm Beach -, ma ha ancora in Italia le sue capitali: nella sola Forte dei Marmi il fatturato semestrale è cresciuto del 175% e del 342 per cento a Milano. Tanto che il gruppo ha superato, con 5 mesi di anticipo, il risultato di budget di 25 milioni che era stato previsto per l'intero esercizio 1 aprile 2012- 31 marzo 2013,e ha rivisto a 30 milioni l'obiettivo per l'esercizio in corso. Un successo che certo deve molto al celebre braccialetto, divenuto ormai, più che una moda, un fatto di costume: ma Caprai non intende fermarsi qui. «Il braccialetto è un volano del nostro successo, ma non è fine a se stesso: è un'idea che unisce moda e rapporto qualità-prezzo. Come le nuove borse, sempre della linea Cruciani C: cinquemila pezzi venduti in 40 giorni. Ma dall'idea si passa al progetto: il nostro marchio, che diventerà il primo rivenditore mondiale di arte nel sistema moda. Pensiamo all'arte pura, ma anche all'arredamento, inteso come stile di vita».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.