Economia

Dai Pir benzina per la Borsa

Ci sarebbe spazio per portare il limite annuo dei Pir almeno fino a cinquantamila euro». La dichiarazione è di Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministro delle Finanze, l'uomo che un anno fa ha introdotto i Piani individuali di risparmio nel nostro Paese. Pagani poi ha fatto il punto su quanto l'effetto Pir stia incidendo sull'economia, sui risparmi e sulla finanza italiana. «Andiamo per ordine: aver raccolto circa 11 miliardi di euro nel primo anno di adozione dimostra quanto sia stata azzeccata questa scelta. Le piccole e medie imprese rischiavano di morire per mancanza di liquidità, una carenza accentuata dalla crisi del mondo bancario. Ora i Pir stanno creando un ancoraggio al quale le pmi possono legarsi con sempre maggior forza».

Undici miliardi il primo anno e se ne aspettano altri 60 nei prossimi quattro. Un cambio di paradigma totale. «È proprio così - conferma Pagani - . Sempre più aziende si stanno avvicinando ai mercati, alla quotazione, e se il 2017 è già stato un anno importante proprio per il numero di quotazioni, il 2018 potrebbe veder battuto ogni record. Ma ciò che conta è come il sistema si stia consolidando verso la crescita, garantendo nel tempo anche ritorni e vantaggi per i risparmiatori che stanno scegliendo i Pir».

Già, i risparmi. È importante che anche questi trovino valore non solo nella scelta «patriottica», ma anche nella remunerazione. «Un mercato che cresce garantisce anche quella, almeno nel lungo periodo - precisa Pagani- il sistema intero, fatto di componente finanziaria, imprenditoriale e di investimenti, sta trovando proprio nei Pir l'elemento attorno al quale costruire un percorso verso la maturità, portandosi verso i livelli già raggiunti da altri Paesi anche in Europa. E questa crescita non può che diventare benzina per i risparmi che l'hanno sostenuta e che la sosterranno».

Di questo si parlerà nel corso della trasmissione «Mercati Che Fare» in onda, domani, sabato, alle 20.30 su TgCom24 di Mediaset.

leopoldo.

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