Economia

Dall'Ici all'Imu: i rincari per chi affitta, città per città

Tredici capoluoghi su venti scelgono di imporre l'aliquota massima. Aumenti più alti a Milano, per i contratti liberi e a Venezia, per i contratti calmierati

Dall'Ici all'Imu: i rincari per chi affitta, città per città

Con il passaggio dalla vecchia Ici all'Imu i proprietari di immobili locati dovranno aspettarsi aumenti d'imposta che potranno arrivare fino al 207%, per quanto riguardo Milano e i contratti liberi. E fino al 2.330% per i contratti concordati, con punta massima a Venezia.

I conti li fa l'Ufficio studi di Confedilizia, che sottolinea come a pesare particolarmente sarà l'aliquota scelta dai vari Comuni, applicata su quella base, uguale per tutti, che per quanto riguarda la prima rata sarà pari al 7,6 per mille.

Contratti calmierati

Prendendo come parametro un immobile di categoria A/2, con cinque vani, in una zona periferica, questi gli aumenti

Roma: si applicherà l'aliquota massima del 10,6 per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 269%. Partendo da una rendita catastale di 787,60 euro, con una prima rata di 503 euro, la seconda arriverà a 900. In totale si dovranno pagare 1403 euro, rispetto ai 380 euro dell'Ici.

Napoli: si applicherà l'aliquota massima del 10,6% per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 143%. Partendo da una rendita catastale di 800,51 euro, con una prima rata di 511 euro, la seconda arriverà 915 euro. In totale si dovranno pagare 1.426 euro, rispetto ai 588 euro dell'Ici.

Perugia: si applicherà l'aliquota massima del 10,6 per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 142%.

Milano: si applicherà l'aliquota del 6,5 per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 160%. Partendo da una rendita catastale di 877,98 euro, con una prima rata di 560 euro, la seconda arriverà a 399 euro. In totale si dovranno pagare 959 euro, rispetto ai 369 euro dell'Ici.

Trieste: si applicherà l'aliquota del 6,5 per mille.

Torino: si applicherà l'aliquota del 5,75 per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del l'817%. Partendo da una rendita catastale di 787,60 euro, con una prima rata di  503 euro, la seconda arriverà a 258 euro. In totale si dovranno pagare 761 euro, rispetto agli 83 euro dell’Ici.

Ancona, Aosta, Bologna, Firenze, Genova, Venezia: l'aliquota base del 7,6 per mille resterà invariata. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 2.330%. In totale si dovranno pagare 972 euro, rispetto ai 40 euro dell'Ici.

Contratti liberi

Per i contratti liberi (4+4) le cose non vanno meglio, anzi peggiorano. 

Torino, Firenze, Genova, Venezia, Bari: tutte queste città applicheranno l'aliquota massima del 10,6 per mille sulla seconda rata. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 142%.

Milano: si applicherà l'aliquota del 9,6 per mille. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 207%. Partendo da una rendita catastale di 877,98 euro, in totale si dovranno pagare 1416 euro, rispetto ai 461 euro dell'Ici. Qui la situazione peggiore in Italia.

Aosta: l'aumento rispetto all'Ici sarà del 204%.

Bologna; Partendo da una rendita catastale di 1.020 euro, con una prima rata di  651 euro,  la seconda arriverà a 1.165 euro. L'aumento rispetto all'Ici sarà del 198%. In totale si dovranno pagare 1.816 euro, rispetto ai 610 euro dell'Ici.

Roma: si applicherà l'aliquota massima del 10,6 per mille. In totale si dovranno pagare 1403 euro, rispetto ai 579 euro dell'Ici.

Napoli: In totale si dovranno pagare 1426 euro, rispetto ai 588 euro dell'Ici.

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