Dall'iPhone 12 alla Play 4: cosa rischiamo di non avere per colpa del coronavirus

L'epidemia del nuovo coronavirus si abbatte sulla tecnologia e sull'uscita di alcuni prodotti top gamma, come la Playstation 5, l'Iphone 12 e l'Xbox X

Dall'iPhone 12 alla Play 4: cosa rischiamo di non avere per colpa del coronavirus

L'epidemia del nuovo coronavirus si abbatte sulla tecnologia e sull'uscita di alcuni prodotti top gamma, come la Playstation 5, l'Iphone 12 e l'Xbox X.

Il motivo è semplice: le festività forzate imposte dalla Cina ai suoi cittadini nel tentativo di limitare la diffusione del contagio del virus 2019-n-Cov hanno costretto numerose fabbriche a restare chiuse ben oltre il limite previsto in virtù del Capodanno cinese. Di conseguenza, la realizzazione di numerosi pezzi da vendere a imprese straniere è stata rimandata a data da destinarsi.

Come sottolinea Il Corriere della Sera, oltre alle aziende tecnologiche anche l'automotive sta subendo ritardi nella produzione. Un guaio non da poco per numerosi brand di punta famosissimi nei mercati di tutto il mondo, specialmente in Occidente. L'effetto più evidente, ritengono gli esperti, potrebbe abbattersi sull'Europa.

Pechino ha obbligato veri e propri colossi economici a fermarsi. È il caso di Foxconn e Pegatron, senza le quali è impossibile avere componenti necessari per la realizzazione di dispositivi attesi come il nuovo smartphone della Apple o le nuove console di ultima generazione, Playstation 5 e Xbox X. Foxconn, infatti, possiede un impianto di Zhengzhou soprannominato iPhone City proprio perché in quel luogo viene assemblata la maggior parte dei telefoni con la Mela.

Danni sul gaming e automotive

A proposito del settore gaming, Nintendo ha accusato ritardi nella consegna della Switch mentre Facebook ha intoppi simili per i preordini del caschetto Oculus Quest. Quest'ultimo sarebbe dovuto tornare nei negozi a inizio febbraio ma la data, al momento, è stata posticipata di un mese. Saltata anche la seconda settimana del torneo di League of Legends, spostata a data da destinarsi.

Ma la mossa di Pechino ha azzoppato anche i marchi locali come Lenovo, Xiaomi, Oppo e, ovviamente Huawei, tutte già indebolite dalla guerra dei dazi combattuta senza esclusioni di colpi tra Cina e Stati Uniti. Stando a quanto riportato dal South China Morning Post, Lenovo è il brand più colpito proprio perché le sue fabbriche di componenti sono localizzate per lo più nello Hubei, la provincia messa in quarantena nonché epicentro del coronavirus.

Sul fronte auto, le consegne della Model 3 della Tesla rischiano ritardi compresi tra i sette e i dieci giorni mentre la Formula E ha cancellato la gara in Cina, in programma il prossimo 21 marzo.

Dulcis in fundo, da monitorare con attenzione la situazione relativa al Mobile World Congress, la più importante fiera annuale dedicata al mondo mobile.

A causa della paura del contagio molti marchi hanno dato forfait. L'evento, che si dovrebbe tenere a Barcellona a partire dal 24 febbraio, molti brand hanno scelto di non partecipare. Tra questi troviamo Ericsson, Amazon, Sony, Asus, Hp e Nvidia.

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