Il debito pubblico segna un nuovo record

A novembre registrato un nuovo massimo storico: 2.020,7 miliardi di euro, in aumento di 6 miliardi rispetto al mese precedente

La sede di Bankitalia
La sede di Bankitalia

La propaganda sullo spread è alle stelle. Monti e i centristi da tempo rivendicano di essere riusciti ad abbassare il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi. E sicuramente è così. Infatti, lo spread tra i Btp decennali e i suoi omologhi tedeschi viaggia intorno ai 260 punti con un rendimento del 4,14%.

Dall'altro lato però, nessuno parla del debito pubblico che fa segnare ancora una volta numeri da record. Alla faccia dei tagli, della spending review e dalle dismissioni pubbliche annunciate dal governo Monti.

Quello che è certo è che il debito pubblico ha fatto registrare un nuovo massimo storico attestandosi a novembre a 2.020,7 miliardi di euro, in aumento di 6 miliardi rispetto al mese precedente. L’incremento è dovuto essenzialmente al fabbisogno (al netto delle dismissioni), pari a 4,4 miliardi e agli effetti accrescitivi sul debito degli scarti di emissione e dell’andamento del cambio (complessivamente pari a 0,7 miliardi), spiega la Banca d’Italia.

"Nei primi undici mesi dell’anno l’incremento del debito (113,9 miliardi) riflette il fabbisogno complessivo delle Amministrazioni pubbliche (73 miliardi), l’aumento delle attività del Tesoro presso la Banca d’Italia e degli impieghi della liquidità (34,9 miliardi) e l’emissione di titoli sotto la pari (6,4 miliardi); l’apprezzamento dell’euro ha ridotto il debito di 0,3 miliardi.

Alla crescita del debito nei primi 11 mesi del 2012 ha contribuito per quasi 23 miliardi il sostegno dei paesi dell’area dell’euro in difficoltà, comprendente la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility e il versamento effettuato in ottobre delle prime due tranches per la sottoscrizione del capitale dell’European Stability Mechanism", continua la nota di Bankitalia.

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