Economia

Deve un centesimo all'Inps per un debito del 1993: escluso dagli appalti

Un imprenditore dell'Avellinese racconta la sua incredibile storia: "L'Inps mi ha negato il Durc per un debito di un cent risalente a 21 anni fa"

Deve un centesimo all'Inps per un debito del 1993: escluso dagli appalti

Un debito con l'Inps di un centesimo rimasto inevaso dal 1993 ma notificato solo adesso. Questa l'assurda contestazione denunciata da un imprenditore di Ariano Irpino, nell'Avellinese.

Gabriele Bello, titolare di un'officina meccanica, ora rischia di dover pagare una multa di centocinque euro e corre il pericolo di vedersi negare il Durc (Il Documento unico di regolarità contributiva, ndr), necessario per riscuotere i crediti con gli enti pubblici.

Raggiunto al telefono da ilGiornale.it, racconta la sua storia:  "Ogni tre mesi io chiedo, come è prescritto, il Durc: mi è sempre arrivato con esito regolare. Il 26/7/2014, però, al momento di fare il Durc, mi viene dato un esito non regolare, perché nel primo trimestre del 1993 avevo un debito di un centesimo."

Nonostante siano passati più di ventuno anni, dall'Inps non rinunciano a chiedere il pagamento di una sanzione che corrisponderebbe a un importo di oltre diecimila volte superiore alla somma dovuta all'Istituto di previdenza. Una richiesta incredibile, aggiunge Bello, perché il tutto sarebbe dovuto cadere in prescrizione ormai da anni.

Colpa di una burocrazia pachidermica e ottusa, che tarpa le ali agli imprenditori e troppo spesso spegne le energie migliori del mondo produttivo. "Purtroppo noi artigiani perdiamo tanto di quel tempo per queste persone incompetenti che occupano un posto di lavoro, e dovrebbero fare il loro lavoro mentre non lo fanno - prosegue Bello - Noi passiamo settimane intere ad andare avanti e indietro con le tasse. E oltre a tutto questo c'è la crisi economica."

L'imprenditore, comunque, afferma di non avere alcuna intenzione di pagare la multa: "Si tratta di una vicenda ridicola. La multa non la pago perché è andata in prescrizione. In passato, si parla di quindici o venti anni fa, avevo degli arretrati con l'Inps, ma andai lì con il mio ragioniere e pagai tutto. La mia posizione è quindi perfettamente regolare."

Di fronte a questa incredibile storia, però, Bello non ha intenzione di tacere: ha già contattato i media locali e nazionali e promette di far conoscere la propria vicenda perché casi analoghi non debbano più ripetersi.

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