L'ufficio studi di Mediobanca fa il punto sul settore delle Tlc in Italia utilizzando la base dati del 2013, quando il settore ha rappresentato il 2,2% del Pil italiano, il 2,05% della spesa delle famiglie e il 5,8% degli investimenti. Cifre comunque notevoli, nonostante i ricavi in calo per il comparto. Concorrenza e forte regolamentazione da parte delle Authority che hanno pesato molto sul fatturato complessivo pari a 34,5 miliardi e calato, nel 2013, del 10,8% rispetto al 2012 e del 21,3% sul 2009. E questo nonostante l'aumento dei clienti per la rete mobile, cresciuti del 7,2%, e del traffico voce salito addirittura del 36% rispetto al 2009 per effetto delle tante promozioni.
Quanto al mercato, a fine 2013, Telecom, nel mobile, era il primo operatore con il 32,2% del mercato davanti a Vodafone (28,7%). Entrambe le società, però, erano in flessione rispetto al 2009, mentre Wind (23%), 3 Italia (10%) e gli operatori virtuali PosteMobile (2,9%) e Fastweb (0,8%) risultavano in crescita. Nel fisso, Telecom è prima con il 63,1% del mercato, in flessione del 10,4% sul 2009. Crescono invece Wind-Infostrada (13,5%), Vodafone che, secondo la ricerca, è il secondo operatore nel fisso (9,5%) grazie a un leggero distacco verso Fastweb (9,3%). Quarta, Tiscali, con il 2%. Tra le curiosità, la seconda posizione di Vodafone nel mobile, detenuta, oltre che in Italia, anche in Germania, Spagna e persino in Inghilterra dove è battuta da Ee. La sorpresa è sui margini industriali. Secondo Mediobanca, la migliore redditività spetta a Telecom Italia, in linea con Bt ma davanti a Telefonica, Orange e alla russa Vimpelcom. A Telecom però resta il problema del debito pari a 27 miliardi.
Dal punto di vista patrimoniale, nel 2013 Vodafone vanta il miglior rapporto tra debiti e patrimonio netto (40,7%), seguita da Orange (142%), Deutsche Telekom (156%), Telecom (173%), Telefonica (210%) e Vimpelcom (322%), mentre Bt segna un patrimonio netto negativo. Telecom, però, è indietro sul fronte degli investimenti, in linea con Bt (3,6%), ma ben al di sotto dei maggiori investitori: Vimpelcom e Vodafone. L'incidenza dei margini sul fatturato è in peggioramento dal 2009 per tutti. Quattro di essi riportano nel 2013 un risultato corrente negativo (Wind -6,6%; 3 Italia -5,1%; Fastweb -2%; Tiscali -1,2). Circa la produttività del lavoro, Vodafone è al primo posto (194mila euro), seguita da Wind con 145mila e Telecom con 136mila.
Quanto all'Arpu, il ricavo medio per cliente, Vodafone registra quello più alto, pari a 14,5 euro al mese, mentre PosteMobile fa segnare quello più basso, 7 euro. In salita l'Arpu nel broadband fisso: Wind ha il più elevato con 20,5 euro al mese (+12% sul 2009), seguita da Telecom con 19,1 euro (+4,4% sul 2009).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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