Disney punta su Netflix e Twitter per garantirsi altri 90 anni di successi

La replica della tattica degli anni Cinquanta che portò all'acquisto del network tv Abc

Topolino punta su Internet con alcune acquisizioni eccellenti. La Walt Disney Company, comunemente conosciuta come Disney, 56 miliardi di dollari di fatturato annuo, sarebbe infatti in corsa per l'acquisto della tv via web Netflix e forse anche del social network Twitter. Il gigante di Burbank, California, fondato dai fratelli Disney nel 1923, sta dunque replicando una tattica già messa in atto negli anni '50 quando scommise sul potere mediatico della neonata televisione. In quei pionieristici anni in bianco e nero, grazie alla partnership con il network Abc, il fondatore Walt Disney mise in onda la serie Disneyland, la più lunga mai trasmessa in orario prime time nella storia della tv. La serie diede anche il nome ai parchi tematici che, dal 1954 in poi e nel corso degli ultimi 60 anni, hanno fatto la fortuna della casa madre di Paperino e Topolino.

Per Abc fu l'inizio di una lunga collaborazione che culminò, una quarantina di anni dopo, con l'acquisto da parte di Disney del network televisivo. E lo stesso potrebbe capitare con Netflix, anche se in tempi molto accorciati dati i ritmi incalzanti del business via web. Basta pensare che solo qualche mese fa è stato siglato un colossale accordo di esclusiva tra le due società. Insomma, un copione già visto agli albori della tv analogica che ora si sta proiettando anche sul mondo web. La differenza è che, in 60 anni, Disney ha decuplicato la sua capacità di produrre contenuti spaziando dai cartoni animati ai film di avventura, alle serie televisive di successo.

Disney dunque è sempre stata capace di rinnovare se stessa inglobando marchi di successo anche sul fronte della produzione di cartoni animati come Pixar, la società fondata da Steve Jobs, acquistata nel 2004. Il vero turnaround dell'azienda è datato 1986, quando assunse il nome attuale ed espanse progressivamente il business, concentrandosi oltre che nella produzione di contenuti e nei parchi a tema anche nella musica. Disney del resto è la seconda società media al modo dietro a Comcast (che tentò di acquistarla nel 2004 con una offerta ostile da 54 miliardi di dollari) e possiede, oltre ad ABC anche il network via cavo Disney Channel, ESPN specializzata in eventi sportivi e ABC Family, attiva nel settore musicale e teatrale e nel merchandising. A corollario del tutto ci sono 14 parchi a tema gestiti direttamente, con alberghi, negozi e ristoranti. Una macchina da business che però sta cercando nuovi sbocchi.

Ecco perchè si è parlato di Disney anche per l'acquisto di Twitter. Secondo gli analisti un'offerta per Twitter consentirebbe alla società di Topolino di rafforzarsi nei social media, soprattutto sul fronte dello sport.

Dove ha una forte presenza televisiva grazie a Espn, ma è assente dalla rete. «Un'acquisizione di Twitter avrebbe senso strategico» per Disney», ha detto Richard Greenfield, analista di BTIG. Inoltre, Jack Dorsey, il co-fondatore di Twitter, siede già nel cda Disney.

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