Economia

La disoccupazione vola alle stelle e gli italiani temono per il futuro

Dopo Monti, anche Letta promette la ripresa. I dati lo smentiscono: disoccupazione giovanile al 41,6%, mai così alta dal '77. Renzi lavora al Job act: un altro vuoto annuncio?

La disoccupazione vola alle stelle e gli italiani temono per il futuro

Il mercato del lavoro cola a picco con il tasso di disoccupazione che lo scorso novembre si è attestato al 12,7%, in netta crescita rispetto al 12,5% registrato a ottobre. Sulla base dei dati provvisori elaborati dall'Istat, il tasso ha registrato un aumento di 1,4 punti rispetto a novembre 2012. A preoccupare maggiormente è, ancora una volta, la disoccupazione giovanile ha toccato il 41,6% segnando l'ennesimo record (negativo) dal 1977, da quando cioè sono iniziate le serie storiche. Il tasso è, infatti, cresciuto di 0,2 punti rispetto a ottobre e ben di quattro punti rispetto a novembre 2012.

Entro una settimana il neo segretario del Pd Matteo Renzi conta di avere messo i primi punti fermi. Tra questi ci sarà anche la definizione del piano per il lavoro, quello che l'ex rottamatore ha già battezzato Job act per autocelebrarsi nel paragone con l'ex premier britannico Tony Blair. Stando a fonti vicine a via del Nazareno, Renzi starebbe premendo sull'acceleratore con l’obbiettivo di presentarsi il 16, alla direzione del Pd, con una road map definita. Giovedì o venerdi vedrà, quindi, il premier Enrico Letta che ieri pomeriggio ha avviato le consultazioni per sottoscrivere il patto di coalizione. Dalle prime mosse si capisce subito che al centro del dibattito c'è proprio la messa a punto di misure per riformare il mercato del lavoro che, stando ai dati pubblicati oggi dall'Istat, è arrivato a contare lo scorso novembre oltre 3,2 milioni di disoccupati, 57mila in più rispetto al mese prima e 351mila in più rispetto al 2012. "Il tasso di disoccupazione - si legge nel report dello studio di statistica - è pari al 12,7%, al top dal 1977, anno di inizio delle serie storiche trimestrali".

Secondo un'indagine condotta da Coldiretti e Ixè proprio in occasione della presentazione dei dati Istat, ben sette italiani su dieci si sentono minacciati dal pericolo di perdere il lavoro. "Oltre la metà degli italiani teme per il futuro di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia", si legge nello studio secondo cui il 42% degli italiani vive senza affanni, il 45% riesce a pagare a stento le spese "senza permettersi ulteriori lussi" e il 10% non ha nemmeno i soldi per far fronte all'indispensabile di cui vivere. La drammatica cartolina dipinta dall'indagine è la conseguenza spietata di politiche (sbagliate) avviate dall'ex premier Mario Monti e continuate dall'attuale governo Letta. Nei prossimi giorni Renzi presenterà il suo Job act per "rivoluzionare" il mercato del lavoro e favorire l'occupazione. Dei contenuti si sa ancora poco.

Una certezza c'è: l'articolo 18 non sarà toccato per evitare malumori tra le fila dei sindacati.

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