E Falciai si prepara alla scalata fino al 5%

Il neo presidente: «Dipenderà dalla mappa dei soci». La pista Qatar

nostro inviato a Siena

Dietro le quinte dell'assemblea l'attenzione si è concentrata sulle prossime mosse di Alessandro Falciai. Azionista con l'1,5%, nominato presidente ieri con l'88% dei voti presenti, nei mesi scorsi ha lavorato in qualità non solo di socio ma anche di capo del Comitato Nomine ad «archiviare» la gestione Viola. E, secondo indiscrezioni, sarebbe pronto a salire al 4,5-5% del capitale del Monte.

«Valuterò al momento dell'aumento di capitale», ha risposto ieri al Giornale in merito a questa ipotesi. Sottolineando che molto dipenderà dal tipo di azionariato che avrà il Monte, perché avere l'1,5% in una public company con un azionariato estremamente frammentato come quello attuale è un conto. Il discorso cambia se invece si formerà un nucleo di soci forti». Entrato in punta di piedi nel capitale del Monte nel 2014, poco dopo l'ingresso dei messicani di Fintech, nel 2015 ha investito altri 60 milioni, arrivando poi a un totale di 150 milioni. Falciai starebbe anche avendo un ruolo attivo sul fronte della ricerca di potenziali investitori, forte anche dei rapporti coltivati all'estero prima con il business delle tlc e poi con quello dei cantieri navali e degli yacht di lusso. Tanto che qualcuno vede anche il suo zampino nell'interesse del fondo sovrano del Qatar per il salvataggio senese di cui si vocifera da settimane. Di certo, è il primo socio privato nella storia della banca a conquistare la presidenza. E questo è un messaggio rassicurante per il mercato.

Chi c'è dietro Falciai? Si chiedevano ieri a Siena. La risposta arriva da una fonte finanziaria che ricorda come a dettare gli schemi di gioco sul salvataggio di Mps - nonchè sulla delicata partita dello smaltimento delle sofferenze cui è appeso il futuro dell'intero sistema bancario - sembrano essere ormai il numero uno dell'Acri e di Cariplo, Giuseppe Guzzetti, con il placet di Intesa Sanpaolo e con la sponda esterna del gran capo della Bce, Mario Draghi. Non sarebbe un caso se nelle scorse settimane è stato affidato a Antonio Nucci il timone delle direzioni retail, della rete e a suo riporto la direzione Corporate e investment banking. Il manager, inoltre, coordinerà la banca online Widiba, Mps Capital Services, Mps Leasing e Factoring, Montepaschi Fiduciaria e le controllate estere. E da dove arriva Nucci? Da Intesa dove è stato anche tra i fautori del turnaround del Banco di Napoli con l'incarico di direttore generale.

Il futuro del Monte è inoltre legato allo smaltimento delle sofferenze ora nelle mani dell'Atlante guidato da Alessandro Penati, cui però fa da regista Guzzetti. Che proprio ieri ha definito «chiusa» la vicenda Monte. E che è anche il dominus delle Fondazioni. Come quella senese da cui è partita la nomina al vertice di Falciai.

CC

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