EastMed, un'opportunità per Saipem

Il gasdotto, partecipato da Edison, potrebbe raggiungere la Puglia

Sofia Fraschini

Il gas di Cipro e Israele si prepara a rivoluzionare gli equilibri geopolitici. E a dare un'importante possibilità di business all'italiana Saipem, esperta di gasdotti. I due Paesi da cui arriverà il gas, e la Grecia, hanno firmato l'avvio di un nuovo gasdotto che prenderà il nome di EastMed: un infrastruttura da 6 miliardi di euro che si svilupperà tra i tre paesi e approderà in Italia per fornire le risorse dei bacini orientali del Mediterraneo, nell'ottica di una diversificazione delle fonti di approvvigionamento e di una maggiore indipendenza dalla Russia.

Numeri alla mano, il gasdotto fortemente voluto anche dagli Usa, si svilupperà per circa 2mila chilometri e potrà trasportare almeno 11 miliardi di metri cubi di gas l'anno, entro il 2025.

Il progetto sarà realizzato da Igi Poseidon, società di diritto greco partecipata da Depa e da Edison International. Il punto di arrivo della pipeline dell'Igi Poseidon, il gasdotto di collegamento tra EastMed e la Puglia, potrebbe essere Otranto. Ma l'approdo nel Belpaese potrebbe essere complicato dall'ostruzionismo regionale. Ad aprire uno spiraglio sul fronte italiano potrebbe essere il coinvolgimento dell'italiana Saipem, data tra «i principali candidati a realizzare l'opera commenta un analista - tenuto conto del suo track-record nella posa di gasdotti offshore in acque profonde, basta pensare a Blue Stream e Nord Stream».

La firma per l'EastMed viene vista anche come una risposta al recente accordo sottoscritto dalla Turchia con il governo di accordo nazionale libico (Gna) con il quale Erdogan mira a una quota di risorse marittime del Mediterraneo, dal momento che Ankara ha dichiarato di avere autorità su alcune delle acque territoriali della Grecia e di Cipro, in cui sarebbe prevista la posa del gasdotto da Israele. La scoperta delle riserve di idrocarburi nel Mediterraneo orientale ha scatenato una lotta per le ricchezze energetiche e una disputa tra Cipro e la Turchia, che occupa militarmente il Nord dell'isola dal 1974.

«L'accordo sottoscritto - ha commentato

Konstantinos Xifaras, ceo di Depa - segna un passo decisivo verso la fattibilità commerciale del progetto. Depa si impegna ad acquistare 2 miliardi di metri cubi di gas, che corrispondono al 20% della capacità iniziale di EastMed».

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