«La nostra offerta per Alitalia è la migliore», afferma Frances Ouseley, direttore di EasyJet per l'Italia. Nessun dettaglio, ma qualche indizio per capire che la proposta d'acquisto riguarda l'intera compagnia e che punta a una forte integrazione industriale: «Noi siamo bravi nel breve e medio raggio, esattamente là dove Alitalia ha fallito». Intanto la low cost inglese annuncia il proprio progetto per offrire da Milano anche il lungo raggio grazie ad accordi con alcune compagnie intercontinentali. Sperimentato a Londra Gatwick, il servizio di voli «Worldwide by EasyJet» dal marzo 2018 sarà offerto a Malpensa, in collaborazione con la Sea che gestisce l'aeroporto. Si tratta di connessioni tra i voli italiani ed europei di EasyJet e quelli intercontinentali dei partner; è quello che si chiama «interline», servizio normalmente operato dalle compagnie di linea tradizionali, ma che finora era rimasto estraneo alle low cost. I primi due partner sono Neos (gruppo Alpitour) e Norwegian (low cost di lungo raggio che ha appena annunciato il Malpensa-Los Angeles); grazie agli accordi, il passeggero della compagnia arancione potrà quindi raggiungere, con un solo biglietto, 18 destinazioni nei cinque Continenti.
Il progetto «Worlwide» ha già ottenuto a Gatwick l'apprezzamento del mercato, perché si amplia l'offerta dei voli. Nel caso di Malpensa, è anche un modo per valorizzare lo scalo e di ridargli un ruolo di hub; ricordiamo che EasyJet è la prima compagnia presente nello scalo, e che muove 7,5 milioni di passeggeri sui quasi 22 complessivi. La Sea, è stata, peraltro, un'antesignana delle connessioni tra compagnie non alleate, grazie al prodotto «Via Milano», che semplifica l'interconnessione tra vettori che non si parlano. C'è anche un altro aspetto da sottolineare: le low cost si stanno staccando dal modello originario del volo «basic», per acquisire caratteristiche più complesse provenienti dalle compagnie «legacy».
Lo si vede bene anche nell'altra low cost europea, Ryanair, che sta attraversando un momento difficile dovuto proprio all'evoluzione di pratiche e comportamenti che non reggono più: la notizia di ieri è che dopo quelli dei piloti, la compagnia irlandese riconoscerà anche i sindacati di hostess e steward, ed è stato anticipato un calendario di incontri
Paese per Paese.Infine ieri EasyJet ha annunciato 43 nuovi collegamenti in Italia per il 2018, con un incremento dell'8% dei posti offerti, che saliranno a 20 milioni. Dall'Italia le destinazioni raggiungibili diventano 222.
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