Guerra tra due giganti delle vendite online: eBay ha fatto causa ad Amazon, accusata di aver tentato di scippare, in alcuni casi con successo, i suoi migliori rivenditori. Il colosso di Jeff Bezos ha un fatturato molto più alto (177,9 miliardi di dollari nel 2017 contro 9,6) ma eBay è passata dall'essere un luogo in cui le persone vendono vecchi oggetti, ad una piattaforma dove le aziende possono mettere sul mercato beni nuovi o usati. Amazon ha risposto con Marketplace, dove fornisce ai venditori vari servizi: dalla spedizione dei prodotti, fino al marketing. Il modo in cui l'azienda di Bezos avrebbe messo in atto il presunto piano per rubare clienti al concorrente è curioso: una cinquantina di responsabili commerciali di vari Paesi, tra cui l'Italia, negli ultimi due anni si sarebbero infiltrati in eBay. Usando, secondo le accuse, il servizio di e-mail riservato ai membri del sito di aste per contattare i rivenditori e convincerli a passare da loro (cosa vietata dal regolamento della piattaforma). Sarebbero stati così aggirati i sistemi di rilevazione automatica di eBay inserendo trattini tra la parola «Amazon» e camuffando allo stesso modo indirizzi mail e link. EBay lo avrebbe scoperto solo poche settimane fa, su segnalazione di un rivenditore.
Con una lettera ha, quindi, intimato al colosso americano di porre fine a questa pratica. Ma senza successo, vista la denuncia depositata nei giorni scorsi al tribunale di Santa Clara, in California. Da Amazon si limitano a rispondere: «Stiamo conducendo un'indagine su queste accuse».
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