Ecco il piano del governo per cambiare le pensioni

Renzi e Padoan già al lavoro per la prossima legge di Stabilità: al centro la riforma previdenziale con maggiore flessibilità

Ecco il piano del governo per cambiare le pensioni

Al grido di "maggiore flessibilità", Pier Carlo Padoan vuole cambiare ancora le pensioni per far quadrare i conti nella prossima legge di Stabilità.

Sarebbe questa infatti una delle mosse del governo per poter tagliare - come promesso - la Tasi sulla prima casa ed evitare le clausole di salvaguardia e il conseguente aumento dell'Iva. Per riuscirci servono 12 miliardi. Come racconta Repubblica, Palazzo Chigi starebbe quindi pensando a chiedere a Bruxelles uno "sconto" dello 0,5% del Pil e un ulteriore rinvio del pareggio di bilancio.

E poi, appunto, le pensioni. Renzi lo ha già ripetuto più volte, anche durante il varo del Jobs Act: serve più flessibilità nell'uscita dal lavoro. E così si sta studiando un modo per permettere a tutti di lasciare il proprio posto prima di aver raggiunto tutti i requisiti a patto che accetti una riduzione percentuale dell'assegno previdenziale. Un piano già annunciato dal presidente Inps Tito Boeri, secondo cui "chi va in pensione prima deve spalmare il montante contributivo su molti più mesi di chi va in pensione più tardi".

Insomma, l'ipotesi è tutt'altro che campata in aria: per definirla il governo sta aspettando solo i calcoli economici dell'operazione e la valutazione dei tempi per attuarla, oltre a capire quanti italiani ricorrerebbero davvero al prepensionamento.

Se il piano funzionasse si potrebbe dare il via anche al famigerato reddito minimo, un assegno di solidarietà che sarebbe versato però ai soli over 55 disoccupati o sottosalariati.

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