Edison guiderà il polo del gas I manager resteranno italiani

Edison guiderà il polo del gas I manager resteranno italiani

Proprio nel giorno in cui il consiglio di amministrazione lo ha nominato presidente di Edison, Henri Proglio, che è anche il numero uno della controllante Edf dichiara: «Vogliamo un presidente italiano. Abbiamo diverse possibilità ma ci occorre un po' di tempo». Italiano «sarà anche il management». Intanto nella ricomposizione del consiglio entrano quattro francesi. In realtà il nuovo vertice è esplicitamente provvisorio, in attesa della conclusione dell’Opa. Se ne riparlerà a settembre.
La nuova fisionomia di Edison è spiccatamente bianca, rossa e blu. Secondo gli aggiornamenti della Consob, il 24 maggio il colosso energetico parigino Edf è salito all'80,64% di Foro Buonaparte, rispetto al 19,4% precedentemente posseduto. Ciò è avvenuto attraverso l'acquisto di Transalpina di energia, la holding che era controllata pariteticamente con gli italiani guidati da A2a, che deteneva il 61,281% di Edison. Forse anche per questo Proglio ha voluto rassicurare sull'italianità e sul ruolo della storica società milanese: quest'ultima diventerà la «gas company» del gruppo francese, com'era stato più volte ipotizzato nell'arco dei due anni di trattative che hanno portato alla riconfigurazione dell'azionariato. «Edison sarà la piattaforma strategica, operativa e gestionale del gas - ha detto -. Questo non significa che si trasferiranno gli asset legati al gas in Italia, ma Edison ne avrà la responsabilità. Tra questi asset ci sono anche il 15% di Southstream, una partecipazione importante per il suo significato geostrategico, e il rigassificatore di Dunkerque, nel Nord della Francia». Si tratta, detto per inciso, dei due più grossi progetti di infrastrutture energetiche a livello europeo. Insomma, Edison «sarà il polo internazionale del gas situato a Milano. Tutte le strategie verranno definite qui in Italia». Inoltre, ha aggiunto, «la governance andrà ridefinita per essere resa più efficace, flessibile, snella. Finora Edison era una partnership posseduta in modo parziale. Ora deve diventare un’azienda globale: Edf ed Edison saranno integrate, pur preservando la loro autonomia. Non sarà una consociata italiana, ma un’azienda internazionale con sede a Milano e management italiano». Proglio ha assicurato che la presenza massiccia del guppo Edf nel capitale di Edison fa sì che non ci siano più problemi di ordine finanziario né necessità di aumento di capitale. Quanto al titolo, l’auspicio del presidente è che possa restare quotato in Piazza Affari.

Delle due, l’una: o dopo l'Opa rimarrà sul mercato il flottante sufficiente, e quindi non verrà delistata; oppure, in caso di uscita dal listino, dopo un certo lasso di tempo sarà riquotata. «Ritengo - ha spiegato Proglio - che per Edison essere quotata a Milano sia un fatto importante: la quotazione non è un simbolo marginale per il radicamento della società».

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