Enel torna all'attacco del mercato sudamericano e punta fino a 2 miliardi su Ufinet, una sorta di Fastweb latino americana - con sede a Madrid - grazie alla quale potrà crescere nel mercato della fibra ottica esportando l'expertise del modello italiano OpenFiber. L'operazione è imperniata su Enel X, la divisione digitale del gruppo per soluzioni energetiche avanzate, e si compone di più passaggi. Il primo prevede di rilevare per 150 milioni il 21% di una newco nella quale confluirà il 100% di Ufinet. Sixth Cinven Fund (fondo gestito dalla società di private equity Cinven), deterrà il restante 79%, ma Enel X avrà due opzioni (call) per salire nel capitale tra fine dicembre 2020 e il 31 dicembre 2021, a fronte di un investimento compreso fra 1,3 e 2,1 miliardi.
Fino ad allora, Enel e Cinven avranno un controllo congiunto sulla società esercitando il 50% dei diritti di voto nell'assemblea dei soci della newco. «Dopo aver completato con successo la riorganizzazione delle nostre attività in Cile e dopo la recente acquisizione di Eletropaulo, questo accordo ha commentato l'ad Francesco Starace - rafforza ulteriormente la nostra posizione di leader nella gestione di infrastrutture nella regione». Proprio come Fastweb, Ufinet ha quasi 50mila chilometri di rete, anche se - dal punto di vista del fatturato - la società madrilena ha ancora molta strada da fare, forte di un potenziale di sviluppo importante: al momento opera in 14 paesi dell'America Latina (tra cui Colombia, Panama, Guatemala e Costa Rica) dove gestisce oltre 49mila chilometri di fibra di cui circa 17mila in aree metropolitane, contando su contratti a lungo termine per circa 700 milioni di euro con grandi clienti industriali, tra cui importanti gruppi tlc. Nel 2017 ha generato circa 159 milioni di ricavi e impiega 1.000 persone. Ufinet International realizza infrastrutture per le telecomunicazioni e oltre ai servizi in fibra, fornisce servizi Ict a valore aggiunto, come servizi cloud.
Essendo Ufinet un operatore wholesale, Enel avrà a disposizione connessioni in fibra più stabili e produttive, perché meno soggette a inconvenienti tecnici rispetto al rame, riducendo così i costi di manutenzione. Questo consentirà l'utilizzo di tutte le nuove tecnologie: applicazioni Internet of Things, telemedicina, telelavoro, e-government, mobilità intelligente o videosorveglianza.
La strategia di Enel sarà dunque replicare in Sud America, su larga scala, il modello definito in Italia posizionandosi in un mercato dal grande potenziale: nel 2020 le linee fisse a banda larga saranno almeno 182 milioni.
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