ENERGIA Eni, sale la tensione a Gela. Maxi-commessa per Saipem

Si inasprisce la protesta alla raffineria di Gela (Caltanisetta). Dopo l'annuncio dell'Eni che ha revocato il piano di investimenti per 700 milioni di euro e annunciato il fermo definitivo delle linee di raffinazione del greggio, gli operai hanno dato vita a sit-in di protesta spontanei. Ieri le maestranze hanno bloccato le vie d'accesso alla raffineria non consentendo il transito a nessuno. La tensione è alle stelle ed è stato bloccato anche il cambio dei lavoratori turnisti. In attesa di capire come evolverà la questione e come l'Eni affronterà il tema della raffinazione in Italia, ieri la controllata Saipem ha portato a casa un doppio contratto. Circa 600 milioni di dollari per l'estensione di un contratto in Angola e di un contratto in Brasile.

In particolare, Petrobras ha assegnato a Saipem per altri quattro anni il noleggio della piattaforma Cidade de Vitòria, presso il campo di Petrobras Golfinho, nel bacino Esprito Santo in Brasile. In Angola, l'estensione riguarda il noleggio e la gestione operativa della Fpso Gimboa.

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