Eni, pesano gas e petrolio ma Descalzi alza gli obiettivi

Scivola l'utile netto del terzo trimestre, cresce la cassa L'ad: "Conti robusti, bene Plenitude e il business green"

Eni, pesano gas e petrolio ma Descalzi alza gli obiettivi
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L'oscillazione dei prezzi di gas e petrolio penalizza gli utili di Eni nel terzo trimestre, ma il gruppo porta a casa risultati «robusti in uno scenario di debolezza» e alza le stime di fine anno su ebit e cassa «grazie anche al contributo dei business della transizione verde: Plenitude ed Enilive», spiega l'amministratore delegato Claudio Descalzi.

Guardando ai numeri, il prezzo del Brent e quello del gas naturale - scesi rispettivamente del 14% e dell'80% - hanno penalizzato, nei tre mesi, l'utile operativo adjusted che si è dimezzato a quota 3,3 miliardi (-47%), come l'utile netto adjusted (1,8 miliardi, -51%). Nei nove mesi il dato dell'utile netto è sceso a 1,91 miliardi (-65%).

Il gruppo ha però rivisto al rialzo le stime di ebit adjusted a 14 miliardi (da 12 miliardi), riflettendo il miglioramento dello scenario, ma anche una stima migliorativa delle prestazioni industriali. In parallelo, il flusso di cassa è atteso a 16,5 miliardi rispetto al precedente obiettivo, fermo a 15,5-16 miliardi.

Quanto agli investimenti, sono attesi a 9 miliardi e sul fronte della produzione oil& gas, nel terzo trimestre del 2023, si è registrato un aumento dell'1% (+4% su base annua).

Descalzi che si è detto «attento» alla situazione geopolitica «e a possibili squilibri dei prezzi del gas» ha confermato l'accelerazione nell'Esplorazione & Produzione in particolare «del Gnl, leva fondamentale per assicurare forniture energetiche affidabili e per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione». Inoltre, l'ad di Eni ha citato la straordinaria scoperta di Geng North-1, a oggi la più importante dell'anno a livello di intera industria e il prossimo completamento dell'acquisizione di Neptune e l'acquisto delle attività di Chevron in Indonesia.

Bene anche i settori della transizione energetica che stanno crescendo «in maniera rapida» ha detto Descalzi, spiegando che «Enilive sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei

biocarburanti e Plenitude (per la quale è in corso una trattativa per cedere una quota, ndr) è prossima a traguardare i 3 GW pianificati di capacità rinnovabile». Il dividendo trimestrale di 0,23 euro sarà pagato il 22 novembre.

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