Exor, in aumento l’utile In cassaforte 820 milioni per nuovi investimenti

Exor, in aumento l’utile In cassaforte 820 milioni per nuovi investimenti

Tempo di assemblee (Fiat e Fiat Industrial nei giorni scorsi) e bilanci (Exor ieri, in attesa dell’assise del prossimo 29 maggio) per la galassia Agnelli. La holding d’investimenti presieduta da John Elkann, oltre ad archiviare un esercizio positivo (nel 2011 l’utile netto di gruppo si è attestato a 504,2 milioni, in aumento rispetto ai precedenti 136,7; proposta di dividendo pari a 0,335 euro per ogni azione ordinaria, 0,3867 per le privilegiate e 0,4131 per quelle risparmio: il monte cedole sale da 75,9 a 80,1 milioni), guarda con fiducia all’esercizio in corso «che dovrebbe evidenziare risultati economici positivi». La stima, ovviamente, confida nel buon andamento delle principali società partecipate. L’aumento di 367,5 milioni dell’utile 2011, spiega una nota, deriva dal miglioramento netto dei risultati delle partecipate (+396,2 milioni) e dai maggiori dividendi da partecipazioni (+32,1 milioni), parzialmente compensato dal decremento dei proventi (oneri) finanziari netti (-54,1 milioni) e da altre variazioni nette (-6,7 milioni). In calo, al 31 dicembre scorso, il Net asset value del gruppo, che segna 2,044 miliardi rispetto agli 8,364 miliardi al 31 dicembre 2010. Le cause sono da ricercare nel corso negativo dei mercati, in particolare dal fatto che Fiat Spa, Fiat Industrial e Sgs rappresentano oltre la metà del valore complessivo degli investimenti. A fine anno il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante si attestava a 6,403 miliardi: +328,5 milioni. La capogruppo Exor Spa ha chiuso l’esercizio con un utile di 58,7 milioni (dato maggiore nel 2010: 151,28 milioni). La liquidità ammonta a 820 milioni.
Sempre il cda di ieri ha varato un piano di incentivazione a lungo termine, costituito da stock grant (assegnazioni gratuite e programmate d’azioni) e di stock option. La seconda componente, definita «Company performance stock option», prevede l’assegnazione di complessivi 3 milioni di diritti di opzione che consentono ai beneficiari di acquistare un corrispondente numero di azioni Exor ordinarie. Il periodo di maturazione delle opzioni decorrerà dal 2014 al 2018 in quote annuali di pari entità che saranno esercitabili, dal momento della maturazione, sino al 2021. Il presidente Elkann riceverà 750mila diritti di opzione. Gli altri beneficiari potranno essere una quindicina di dipendenti Exor e delle società del Sistema Holdings, che ricoprono ruoli chiave.
Confermata la cessione della partecipazione in Alpitour per 225 milioni. L’accordo è stato integrato con il riacquisto di un albergo per 26 milioni. La struttura sarà concessa in locazione ad Alpitour e garantirà a Exor un rendimento legato ai risultati della gestione dell’immobile con un minimo garantito. Potrà poi essere ceduta a terzi senza alcuna limitazione contrattuale. La plusvalenza per Exor dall’operazione Alpitour (circa 140 milioni) sarà contabilizzata nel 2012.


Il cda, infine, nell’ambito della strategia di allungamento del debito e «al fine di dotare Exor di nuove disponibilità finanziarie per il perseguimento delle proprie attività, ha inoltre deliberato la possibilità di emettere, entro il 31 marzo 2013, uno o più prestiti obbligazionari, per un importo complessivo non superiore a 1.000 milioni».

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