Federalberghi: il turismo va meglio, ma il giro d'affari non decolla

Il numero di chi fa le valigie torna a crescere, ma il dato occupazionale ancora non migliora. Federalberghi: "Il governo non perda l'occasione per agire"

Federalberghi: il turismo va meglio, ma il giro d'affari non decolla

La crisi c'è, ma inizia a influire meno sulle vacanze degli italiani. Torna a crescere, secondo un'indagine realizzata dalla Federalberghi, la percentuale di nostri concittadini che scelgono comunque di partire. Se l'anno scorso il 19% in meno aveva fatto le valigie, nel 2013 il dato è tornato in positivo (0,9%). In crescita anche il numero di stranieri che hanno scelto il nostro Paese come meta (+3%).

La ripresa è comunque lenta e l'aumento dei villeggianti non ha finora inciso significativamente sulle finanze delle imprese e sul dato occupazionale. Il giro d'affari è fermo a 14,9 miliardi di euro, mentre l'anno scorso toccava i 15,3 miliardi di euro. Il calo è del 3%, del 5% sull'occupazione.

La situazione è dunque in miglioramento, ma non in zona salvezza. Bernabè Rocca, presidente di Federalberghi, chiede al governo di non "perdere l’occasione e cogliere l’attimo, definendo con immediatezza un pacchetto-turismo che pianifichi con urgenza, tra l’altro, misure volte da un lato a recuperare posti di lavoro, elemento alla base della qualificazione delle aziende e dall’altro lato ad attivare canali di accesso al credito rapido ed agevolato per ridare alle imprese

538em;">quella liquidità indispensabile per rammodernare le strutture e farci arrivare in tempi rapidi ad una offerta potenziata, finanziando al contempo una capillare campagna promozionale dell’immagine Italia sia all’interno del nostro Paese sia nel resto del mondo".

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