Economia

Federproprietà: "La riforma del catasto va bloccata con un atto bipartisan"

Il presidente Giovanni Bardanzellu: "I piccoli proprietari vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario"

Federproprietà: "La riforma del catasto va bloccata con un atto bipartisan"

“Quell’assurda norma sulla revisione degli estimi catastali va bloccata con un atto bipartisan di ribellione di tutto il Parlamento, non può esserci spazio per alibi ‘bellici’ per giustificare un voto favorevole che compatti la maggioranza in questa delicata fase di politica internazionale: la guerra in Ucraina non può giustificare un sovvertimento dei poteri da parte del Governo nei confronti del Parlamento su questioni fiscali interne che riguardano i cittadini italiani”, Federproprietà interviene sul delicatissimo e spinoso tema della riforma del catasto.
E sottolinea come in particolare i piccoli proprietari, se il provvedimento dovesse passare, “vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario. Per non parlare delle conseguenze devastanti sull’Isee di tutti gli italiani che pagano i servizi essenziali sulla base di quel riferimento reddituale”.

Il presidente di Federproprietà, Giovanni Bardanzellu e il responsabile del settore Finanze e Tesoro Riccardo Pedrizzi, denunciano che il testo – che approderà a breve nell’aula della Camera dei Deputati - nasconda la volontà di realizzare una vera e propria “tassa patrimoniale, come si era intuito, già dalla scorsa estate, con quell’Atto di indirizzo del Mef a tutte le amministrazioni dello Stato, nel quale si imponevano nuove soluzioni tecnologiche di censimento e per la mappatura degli immobili come strumenti per una manovra surrettizia al fine di rivalutare i valori secondo i prezzi di mercato”. Questo nonostante l’esplicita volontà contraria già messa nero su bianco dal Parlamento.

Solo pochi mesi fa le commissioni Finanze di Camera e Senato avevano votato un documento “approvato da pressoché tutti i partiti per indirizzare l'Esecutivo sulla riforma fiscale, in prospettiva della legge delega, evitando espressamente e volutamente qualsiasi riferimento o apertura a una riforma del catasto, nonostante le pressioni di Bankitalia e della Corte dei Conti auditi dalle stesse commissioni”.

“Chi come noi difende i proprietari e più in generale i cittadini italiani - sottolinea Giovanni Bardanzellu - non si dimenticherà di coloro che con il proprio voto imporranno l’applicazione di una norma sulla revisione degli estimi catastali che, così come formulata, non può che procurare ai piccoli proprietari forti e legittimi timori".

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