Economia

Ferrero fa il pieno di utili. E con i nuovi. Biscotti decolla il fatturato 2020

Ricavi 2019 a 1,75 miliardi. Nutella Biscuits: in tre settimane venduti 5,9 milioni di pezzi

Ferrero fa il pieno di utili. E con i nuovi. Biscotti decolla il fatturato 2020

Bagarini, scaffali svuotati, supermercati che blindano i saccheggi limitando gli acquisti a non più di sei confezioni, come per lo champagne. Che sia in parte frutto di un'abile strategia distributiva (ridurre l'offerta per aumentare la domanda), una moda alimentata dagli influencer o un esempio di sindrome collettiva da accaparramento, i numeri dei Nutella Biscuits a un mese dal lancio avvenuto il 4 novembre sono significativi: quasi 1,7 milioni di pezzi venduti nell'ultima settimana, 1,5 milioni nelle due precedenti, 1,1 milioni nella prima. Per un totale di 5,9 milioni di confezioni, secondo dati forniti dalla società di analisi Iri. Comparando i lanci di nuovi prodotti alimentari di largo consumo negli ultimi cinque anni, si tratta della performance migliore. E più alta rispetto agli obiettivi annunciati dalla Ferrero, che con i Biscuits punta a un fatturato annuo tra i 70 e i 90 milioni: a questi ritmi si arriverà almeno oltre i 100 milioni.

Tra un anno si vedranno i risultati. Che, per ora, non rientrano nell'ultimo bilancio della Ferrero, appena reso noto. La spa, holding delle attività italiane, al 31 agosto ha generato utili per 222,2 milioni, in aumento di 18,3 milioni rispetto ai 203,9 milioni dell'esercizio precedente. La Ferrero Commerciale Italia, attiva nella distribuzione e della vendita di prodotti dolciari sul mercato tricolore, tra il 1 settembre 2018 e fine agosto 2019 ha registrato una crescita delle vendite dell'1,7% a valore, con un fatturato di 1,475 miliardi e 35 milioni di utili ( +8,3%).

Tornando ai Biscuits, nel sito nutella.com Ferrero scrive che il prezzo di vendita "consigliato" per la confezione di biscotti da 304 grammi è di 2,99 euro. Ma la scelta finale del costo da indicare sul cartellino spetta al dettagliante. Il problema è che secondo quanto riferisce Il Mattino, a Napoli i bagarini sono in azione: c'è chi presidia un supermercato, magari in provincia, aspetta il nuovo carico Ferrero e acquista il maggior numero di confezioni possibile. Per poi rivenderle al doppio, ma anche al triplo. A Mergellina c'è chi vende la confezione a otto euro. E anche su eBay i venditori via Internet si stanno scatenando con aumenti del 260%. Le rilevazioni dicono che la velocità di rotazione delle confezioni sugli scaffali, vale a dire il tempo necessario per vendere il prodotto e sostituirlo, è di 2,2 volte superiore a quella dei prodotti analoghi della stessa Ferrero. La multinazionale di Alba ha quindi deciso di far passare a ciclo continuo (sette giorni su sette dagli attuali cinque consentendo un incremento produttivo di circa il 40%) la produzione dello stabilimento di Balvano, in Basilicata.

A gennaio, però, sul ring dei biscotti saliranno anche i nuovi Biscocrema Pan di Stelle lanciati dalla Barilla, già leader con il 37% del mercato dei biscotti, che vale 1,5 miliardi. Quello tra Ferrero e Barilla (con Mulino Bianco, Pan di Stelle e le Gocciole Pavesi) sta diventando un match della colazione tra giganti, che per anni hanno dominato il mercato senza sconfinamenti. Nell'autunno del 2018, però, Barilla ha lanciato la sfida alla Nutella con la crema spalmabile alla nocciola ottenuta con i Pan di Stelle, anche per rispondere alle Kinder Cards (già in commercio) e ai Nutella Biscuits testati in Francia da Ferrero che quindi ha affilato le armi e contrattaccato portando i Nutella Biscuits sugli scaffali italiani all'inizio di novembre. Nel 2019 tutta la linea Pan di Stelle (biscotti, crema, torte e cereali da colazione) ha superato i 100 milioni di vendite al consumo con un +50% rispetto all'anno scorso.

Il frollino, che rappresenta una quota del 4,5% dell'intera gamma, sta crescendo con un +11%.

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