Fiat, tensione a Pomigliano E in Serbia aumenta il salario

Tensioni e proteste dei Cobas a Pomigliano d'Arco (Napoli), alla vigilia della ripresa produttiva dello stabilimento del gruppo Fiat che intanto in Serbia, dopo le proteste dei sindacati, raggiunge un accordo per un aumento salariale del 13% a favore dei 2.500 operai impegnati nella produzione della 500L. L'intesa modifica l'accordo sottoscritto al momento dell'apertura dello stabilimento di Kragujevac che prevedeva un salario di 32-34 mila dinari, 285-300 euro al mese, il più basso del gruppo - sottolinea il sindacato serbo - e turni di lavoro di dieci ore su quattro giorni. Il nuovo accordo prevede il pagamento di una 13esima mensilità e un bonus una tantum (in due rate) per un totale di circa 320 euro. Si continua a trattare, invece, sull'orario di lavoro.


A Pomigliano la protesta dei Cobas ha vissuto stamani momenti di tensione quando alcuni manifestanti hanno lanciato uova piene di vernice contro la sede della Uilm e contro la filiale del Banco di Napoli. Subito dopo c'è stato il tentativo (bloccato dalla Polizia) di occupare il casello dell'A16 Napoli-Bari.

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