Il 2017, anno della svolta con l'alleanza italo-francese suggellata dall'operazione Stx, ha fatto registrare a Fincantieri un record di ricavi. Oltre 5 miliardi (+13% rispetto al 2016), che si aggiungono a un ebitda di 341 milioni (+28% rispetto al 2016) e a un risultato di esercizio di 53 milioni (+279% rispetto al 2016). È stata quindi proposta la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,01 per azione. In aumento anche i nuovi ordini acquisiti (+31%) per 8,6 miliardi per un carico di lavoro complessivo di 26 miliardi. L'indebitamento finanziario netto a fine dicembre è invece sceso a 314 milioni dai 615 milioni di un anno prima.
Nella nota che accompagna i risultati, in attesa delle presentazione agli analisti fissata per oggi, il gruppo guidato da Giuseppe Bono ricorda di aver firmato con lo Stato Francese l'accordo di compravendita per l'acquisizione del 50% del capitale di Stx France ed ha quindi avviato le attività del gruppo di lavoro per l'integrazione con Naval Group. La finalizzazione degli accordi «costituirà il punto di inizio per la creazione di un nuovo operatore globale di riferimento nella cantieristica civile e militare».
Sul fronte lavoro, Fincantieri registra l'incremento dell'occupazione in Italia con quasi 400 nuovi posti creati direttamente, e 1.600 nell'indotto.Il cda ieri ha dato il via libera anche al nuovo piano industriale che punta nel 2022 ad aumentare i ricavi fino a circa il 50% (a perimetro attuale) e l'ebitda fino a circa il 100% rispetto al 2017.
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