Scatta ancora l'allarme Fisco. A lanciarlo è la Cgia di Mestre che di fatto accende un faro sui probabili aumenti che arriveranno nel corso di questo anno sull'addizionale Irpef e sull'Imu sulle seconde case. Il tutto in un quadro in cui la disponibilità economica delle famiglie subisce un'altra forte contrazione con una frenata sui consumi. "Avendo rimosso con la manovra di Bilancio 2019 il blocco delle aliquote dei tributi locali introdotto nel 2015 dall'allora Governo Renzi, è molto probabile che molti Sindaci torneranno ad innalzarle", fa sapere la Cgia di Mestre.
Di fatto le cifre lasciano poco spazio all'interpretazione. Su 8000 Comuni, l'81% ha i margini per aumentare l'Imu sulle seconde case e addirittura l'85% per innalzare l'addizionale Irpef. Poi c'è un altro aspetto che va considerato: alcuni sindaci potrebbero innalzare la quota di competenza Imu sui capannoni almeno fino alla soglia che non consente agli imprenditori di pagare di più di quanto realmente fatto nel 2018. Il motivo di un aumento in questa direzione è presto detto: tra il 2010 e il 2017 le manovre di finanza pubblica a carico delle Autonomie locali hanno comportato una contrazione delle risorse disponibili pari a 22 miliardi di euro. E ad avere le casse vuote sono proprio i Comuni che potrebbero sfruttare l'occasione per poter alzare le imposte.
Su questo punto la Cgia non ha dubbi: "È pertanto evidente che molti Sindaci, a fronte dei tagli ai trasferimenti avvenuti in questi anni, se avranno la possibilità non si lasceranno certamente sfuggire l'occasione di mettere mano alle entrate, agendo sulla leva fiscale". Insomma potrebbe esserci un'altra stangata dietro l'angolo...
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