La strada per l'economia italiana resta in salita. Per la ripresa ci vorrà ancora tempo. Secondo le stime dell'Fmi bisognerà aspettare il 2013 prima che si inizino a vedere i segni di una ripresa.
Il Pil italiano, nel quarto trimestre dell'anno, si contrarrà oltre il due per cento rispetto all'ultimo trimestre del 2011. Il decremento medio annuo sarà pari all'1,9%. Il 2013 chiuderà invece in positivo, nonostante la media annua, ferma a -0,3%.
La previsione del Fondo Monetario è negativa per quanto riguarda casa nostra, ma non altrettanto per altri paesi dell'Eurozona, per i quali ci sarà un rialzo già nella seconda metà di quest'anno.
Nella nostra stessa situazione, gravati da una "recessione più profonda" anche Grecia e Portogallo, "dove l’aggiustamento sotto i programmi congiunti di Ue e Fmi continua". E la Spagna, "dove lo spread sui rendimenti rimane elevato a dispetto degli sforzi effettuati sul risanamento dei conti".
Secondo il Fondo Monetario l'Italia non riuscirà neppure a raggiungere il pareggio di bilancio, che doveva arrivare nel 2013.
Con un rapporto deficit/Pil che scenderà all'1,5%, il traguardo potrà essere tagliato soltanto nel 2017. Il debito pubblico continuerà a crescere sotto i numeri segnati in passato, passando dal 120,1% del Pil dello scorso anno, al 123,4% del 2012 al 123,8% del 2013.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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