Fondi in rosso a febbraio dopo 20 mesi di rincorsa

I dati di raccolta netta dell'industria italiana del risparmio gestito di febbraio potrebbero portare alla conclusione che si sia trattato di un mese fortemente negativo per i fondi aperti. Infatti, il loro saldo mensile, in base ai dati di Assogestioni, è in rosso per 1,8 miliardi (dopo essere stato per 20 mesi in attivo) e trascina in territorio negativo il risultato dell'intero mercato (-883 milioni). In realtà il saldo del gruppo Generali (-6,7 miliardi) è «anomalo« e dovuto a operazioni infragruppo: senza di esso, febbraio non avrebbe segnato un risultato negativo ma positivo per 5,5 miliardi. I dati di Assogestioni indicano comunque un patrimonio complessivo in contrazione dai 2.097 miliardi di gennaio ai 2.083 miliardi di febbraio, con le gestioni collettive al 51% del totale (1.061 miliardi) rispetto alle gestioni di portafoglio al 49% (1.022 miliardi). Da segnalare che mentre le gestioni di portafoglio retail sono risultate in rosso per 157 milioni, quelle degli istituzionali hanno accumulato flussi netti positivi per 842 milioni. Analizzando invece più nel dettaglio i fondi aperti (che nel loro insieme hanno registrato una raccolta netta mensile di -1,8 miliardi di euro), i fondi flessibili (2,66 miliardi) e quelli bilanciati (1,25 miliardi) hanno contabilizzato saldi mensili in attivo mentre gli azionari (-124 milioni), gli obbligazionari (-1,61 miliardi) e, soprattutto, i monetari (-4,03 miliardi) hanno accusato forti deflussi.

Gli obbligazionari, nonostante da inizio anno segnino una raccolta netta negativa per -2,89 miliardi, restano saldamente la prima categoria di fondi con 406,7 miliardi di asset (e 40,3% del totale): seguono, a distanza, i flessibili con 245,1 miliardi (24,3%), gli azionari 222,3 miliardi (22%), i bilanciati con 101,2 miliardi (10%) e i monetari con 30,1 miliardi (3%). Infine, mentre i fondi di diritto italiano segnano un saldo netto positivo per 1,2 miliardi, quelli di diritto estero accusano deflussi netti per 3 miliardi.