Fonsai, adesso Unipol prenota un altro 4,9%

Cimbri dà una mano alle banche e si prepara a rilevare una parte dell’inoptato per 45 milioni

Carlo Cimbri puntella l’au­mento di capitale Fonsai: Unipol ritirerà fino a un altro 4,9% della compagnia ex Ligresti,nell’ambi­to de­ll’asta che inizia lunedì per si­stemare l’inoptato (30%) della re­cente operazione da 1,1 miliardi. Un gesto di fiducia verso la neo-ac­quisita, ma soprattutto un soste­gno alle banche del consorzio di garanzia, i cui sforzi per disfarsi delle azioni rimaste «invendute» continuano a infrangersi contro la freddezza del mercato: in Borsa Fonsai (+1,9%) resta di misura so­pra il prezzo di emissione.
Da qui l’idea di chiedere a Uni­pol di farsi carico non soltanto, co­me già previsto, della garanzia sul­le azioni di risparmio Fonsai (per un esborso potenziale di 140milio­ni) ma anche di una parte delle or­dinarie:
l’impegno massimo è pa­ri a 45 milioni, per un totale quindi di 185 milioni. Unipol otterrebbe in cambio un altro 1,4% del nuovo gigante delle polizze italiano.
La richiesta di soccorso sareb­be
stata definita nel summit tra la compagnia delle coop e le banche del consorzio guidate da Medio­banca: nel caso Bologna si fosse di­mostrata indisponibile, gli istituti avrebbero potuto usare l’arma di ritirare la garanzia. Un gesto che avrebbe messo a repentaglio l’in­tera operazione, e quindi un otti­mo deterrente per convincere Cimbri.

Unipol si era infatti già as­sicurata il pieno controllo (61%) del nuovo aggregato che nascerà dalla fusione con Fonsai e Milano assicurazioni, così come attual­mente guida Fonsai con il 35,7% in pancia alla holding Premafin. Bologna si prepara comunque ora all’idea di arrotondare, con la consapevolezza che l’esborso per Premafin si è fermato a 339 milio­ni contro i 400 preventivati.

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