Fonsai procede sulla strada dellazione di responsabilità contro la gestione Ligresti ma, prima di rispondere allultimatum dellIsvap, prende tempo fino a martedì per calcolare i danni e individuare i responsabili: questa mattina lad Emanuele Erbetta inizia le verifiche con gli adivisor legali.
Dopo sei ore di confronto, il board ha infatti deciso di approfondire lesame delle irregolarità emerse: non ha votato Jonella Ligresti, che ha lasciato la riunione prima della delibera. I cinque indipendenti hanno però fatto trovare sul tavolo della riunione una nuova lettera, con il perentorio invito a mettere mano alla governance della compagnia così da creare una netta discontinuità col passato. La missiva segue la «memoria» presentata al precedente cda dallo stesso Erbetta e dal direttore generale Piergiorgio Peluso per sbloccare loperazione-salvataggio costruita da Unipol. Fonsai darà vita a un apposito comitato di esperti, guidato da Casò e Carbonetti, con lincarico di elaborare proposte di modifica al governo societario, soprattutto per quanto riguarda il raggio dazione del comitato esecutivo, e per porre regole più stringenti allingrresso in cda. Quindi è andato in scena il braccio di ferro sul ruolo di Robero Cappelli, a cui i sindaci hanno contestato il requisito di amministratore «indipendente» per la sua vicinanza a Unicredit (secondo socio di Fonsai con il 6,7%). Il cda si è schiarato a difesa di Cappelli, che si è comunque dimesso dai comitati interni. Nel cda di Fonsai è diffusa la consapevolezza che lunico modo per evitare il commissario prospettato dallIsvap è procedere con lazione di responsabilità.
Oggi sono infine attesi i verdetti dellAntitrust e dellIsvap sullintegrazione con Unipol: Mediobanca e il gruppo bolognese hanno comunque già dato al Garante ampia disponibilità a superare il nodo delle partecipazioni incrociate (in particolare con Generali) e quello delle quote di mercato.
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