300 milioni di dollari: a tanto ammonta la buonuscita di Alan Mulally, ceo di Ford. Il colosso americano dell'automobile ha infatti concesso all'ex dirigente una liquidazione d'oro da 216 milioni di euro.
"L'impegno di Alan nel realizzare il piano One Ford, ha cambiato la nostra cultura e introdotto metodi di lavoro innovativi. Sotto la sua guida, Ford è tornata ad essere una delle case automobilistiche più importanti del mondo, come evidenziato dai 19 trimestri consecutivi di redditività", ha chiosato il pronipote di Henry Ford, Bill Ford, presidente esecutivo del gruppo.
Tra i risultati più brillanti conseguiti da Mulally alla guida della Ford la decisione di ipotecare tutte le attività del gruppo Usa dell'auto, incluso il simbolo, nel 2006.
Questa misura ha consentito all'azienda di evitare la bancarotta negli anni in cui l'economia a stelle e strisce è stata colpita da credit crunch, senza che si rendessero necessario ricorrere agli aiuti governativi di cui hanno avuto bisogno le concorrenti Chrysler e General Motors.Al posto di Mulally è stato chiamato Mark Fields, 53 anni, da 25 in azienda e con esperienze in Mazda e Jaguar.
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