Fossati non si fida più: «I soci di Telco favoriscono Telefonica»

Fossati non si fida più: «I soci di Telco favoriscono Telefonica»

Ci potrebbe essere un cda straordinario anche prima di quello, molto atteso, del 7 novembre prossimo per convocare l'assemblea dei soci che dovrà discutere la proposta di Findim, il terzo socio di Telecom dietro a Telco e al fondo Usa Blackrock, ora al 5,1%. La holding della famiglia Fossati ha chiesto infatti di chiamare i soci Telecom per deliberare sulla revoca degli amministratori del consiglio di amministrazione. Insomma, Findim non si fida perchè ritiene, come scritto in un comunicato, che il nuovo assetto di Telco possa esercitare «un condizionamento sugli amministratori nella gestione delle partecipazioni in Brasile e Argentina» e chiede che sia l'assemblea a valutare «l'idoneità degli stessi per la carica». Del resto, proprio per avere il diritto di chiedere la convocazione dell'assemblea, Findim ha fatto lievitare la sua quota dal 4,9 a sopra il 5% di azioni Telecom. Ovviamente la richiesta di Findim potrebbe essere esaminata anche dallo stesso cda del 7 novembre, quello in cui l'ad Marco Patuano dovrebbe presentare il nuovo piano industriale, ma anche in uno successivo. In attesa di sapere quando il cda per la convocazione dell'assemblea sarà convocato, ieri il Senato ha approvato la mozione che impegna il governo a nuove e più incisive azioni per costruire una gabbia intorno a Telecom Italia e impedire che Telefonica se la porti via.
Il governo si è dunque impegnato ad aggiungere alla soglia fissa del 30%, già prevista per l'Opa obbligatoria, una seconda soglia legata all'accertata situazione di controllo di fatto. In sostanza, se un soggetto si ritroverà a controllare una società quotata attraverso una partecipazione inferiore al 30% (ciò che si verificherà con Telefonica e Telecom Italia) sarà obbligato a lanciare un'offerta pubblica rivolta a tutti gli azionisti, piccoli e grandi. Inoltre, la mozione affida alla Consob, rafforzandone gli attuali poteri, l'accertamento dell'esistenza di un controllo di fatto.
Si prevede inoltre di procedere con la massima urgenza all'adozione dei regolamenti per la golden rule, strada avviata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. Soddisfatti per l'approvazione della mozione sulla soglia d'Opa ma anche per la richiesta di Findim è Asati, l'associazione dei piccoli azionisti. «Così facendo le minorities, che in realtà rappresentano l'85% tra azioni ordinarie e di risparmio e i 500mila azionisti possono trovare ascolto e giustizia in assemblea», ha scritto Asati in un comunicato. Intanto in Borsa il titolo ha continuato a crescere, ieri dello 0,49%. Ma da quando il presidente Franco Bernabè ha lasciato il guadagno si aggira sul del 20%.

Secondo gli analisti infatti l'approvazione della mozione sull'Opa obbligatoria, in caso di controllo societario, non produrrà particolari contraccolpi su Telefonica, oggi al 66% ma senza diritti di voti, che avrà così più tempo per rilevare le altre quote ancora in mano ai «vecchi» soci Telco, ossia Mediobanca, Intesa e Generali. Telefonica avrà anche più tempo, dicono gli analisti, per trovare un compratore adatto a Tim Brasil, senza correre il rischio di dover svendere per le pressioni dell'Antitrust brasiliana.

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