Alla vigilia dell'assemblea che avrà il suo clou nella lettura del libro soci, con la mappa dell'azionariato parzialmente ridisegnata dal rafforzamento delle quote di Francesco Gaetano Caltagirone e dei Benetton, Generali annuncia la cessione delle attività in Belgio per un valore di 540 milioni.
È un altro tassello nella strategia dell'ad Philippe Donnet basata sulla vendita degli asset non considerati più strategici. Proprio nei giorni scorsi, era stata completata la cessione, per 170 milioni, delle attività a Panama e in Colombia della compagnia triestina, mentre deve essere ancora presa una decisione sull'eventuale dismissione in Germania del portafoglio vita di Generali Leben.
Dalla vendita ad Athora Holding dell'intera partecipazione in Generali Belgium, il Leone di Trieste ha realizzato una plusvalenza di 150 milioni. La compagnia prevede che la transazione abbia un impatto positivo in termini di solvibilità di gruppo, con un miglioramento stimato del Regulatory Solvency II Ratio di circa 2,6 punti percentuali. Il contributo di Generali Belgium all'utile netto del gruppo e stato pari a 22 milioni nel 2017.
I riflettori saranno però tutti puntati oggi sull'assemblea, particolarmente interessante alla luce dei movimenti che hanno di recente visto protagonista il fronte italiano, quello coagulato attorno a Mediobanca. Proprio l'atteso alleggerimento della quota in Generali di Piazzetta Cuccia (dal 13 al 10%), anticipato dal numero uno dell'istituto, Alberto Nagel, ha portato Caltagirone e i Benetton a consolidare i propri pacchetti, ora pari rispettivamente al 4 e al 3%.
La duplice mossa dovrebbe consentire all'alleanza tricolore, in cui sono presenti anche la famiglia De Agostini e Leonardo Del Vecchio, di presentarsi in assemblea con almeno il 25% del capitale. Una quota superiore a quella dei grandi investitori internazionali, così da consentire il pieno sostegno alle strategie di Donnet.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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