Profitti stabili, utile operativo in crescita e più dividendi: questa è la fotografia dei primi nove mesi delle Generali.
Il racconto, però, deve necessariamente partire da un elemento di sorpresa. «Non ci sono modifiche nelle partecipazioni in Rcs e Mediobanca», ha detto il direttore finanziario, Alberto Minali, ieri in conference call. Si tratta di interessenze sotto la soglia rilevante: nel Corriere il Leone detiene lo 0,96%, mentre a Piazzetta Cuccia le ultime rilevazioni indicavano l'1,99%. È quindi sopravvissuto un ultimo ancoraggio al salotto buono, nonostante la profonda ristrutturazione avviata negli ultimi due anni. Il Ceo Mario Greco ha, infatti, spezzato molti legami del «capitalismo di relazione» a partire da Pirelli (il 4,4% è stato ceduto a fine 2013), mentre il patto di Mediobanca è stato disdettato l'anno scorso proprio in previsione di una futura uscita, vista la contrarietà del top manager alle partecipazioni incrociate. Idem per il 4,3% di Telecom che resta in portafoglio «in attesa del via libera del regolatore argentino e brasiliano alla scissione proporzionale di Telco, attesa per febbraio», ha aggiunto Minali.
Positivi i risultati trimestrali L'utile netto consolidato dei primi nove mesi si è attestato a 1,588 miliardi di euro, invariato rispetto agli 1,591 miliardi del 2013. Il risultato operativo nel periodo ha segnato un miglioramento del 12,8% a 3,7 miliardi di euro, ascrivibili per 2,3 miliardi ai rami Vita (+11%) e per 1,48 miliardi ai Danni (+11,8%). La maggiore aliquota fiscale media rispetto all'anno scorso non ha permesso che gli incrementi si trasmettessero alla bottom line .
I numeri confermano il trend di forte crescita del comparto Vita che ha evidenziato una performance molto migliore (del 10% in media) delle attese degli analisti che avevano stimato un risultato operativo del settore di 2,1 miliardi. La forte accelerazione sulle unit linked e sui prodotti risparmio in Italia, sempre più richiesti a causa del crollo dei rendimenti dei Btp, e la ripresa sul mercato francese (+7%) sono stati decisivi per l'incremento del 9,3% della raccolta a 35,7 miliardi. Discorso diverso per i Danni (-0,2% a 15,6 miliardi) nei quali i rami Auto hanno registrato un calo della raccolta in Italia e Francia, pressoché compensato dalla Germania. Il combined ratio è sceso dal 95 al 93,6%, mentre il Solvency I ratio sale al 160% dal 141% di fine 2013.
«Con questa situazione di capitale, ci sentiamo di fatto nella condizione di poter rimuovere il vincolo che ci eravamo dati del 40% di pay-out, quindi ci aspettiamo di poter pagare una cedola più alta», ha affermato Minali ricordando che il debito scenderà da 12,9 a 11,7 miliardi entro l'anno prossimo e la spesa per interessi calerà grazie al buyback che sarà avviato su tre titoli ibridi da complessivi 3,5 miliardi circa.
Il Group Ceo, Mario Greco, ha annunciato che Valter Trevisani prenderà il posto di Sergio Balbinot (passato ad Allianz) come responsabile delle attività assicurative. La sostituzione nel board di Paolo Scaroni sarà oggetto di un prossimo cda. In Borsa Generali ha chiuso a 16,37 euro (-0,24%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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