Gualtieri al lavoro sul taglio del cuneo. Ira M5S: "Prima parli con noi"

Venerdì possibile incontro con i sindacati, ma il governo è diviso. I grillini frenano: "Nessuna stretta su reddito di cittadinanza e quota 100"

Gualtieri al lavoro sul taglio del cuneo. Ira M5S: "Prima parli con noi"

I guai nella maggioranza giallorossa non sembrano voler terminare. A tenere banco questa volta è la questione relativa al taglio del cuneo fiscale, per cui Roberto Gualtieri vorrebbe incontrare i sindacati nella giornata di venerdì. Il vertice servirebbe per avviare i discorsi relativi alla "riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti". Intanto oggi Cgil, Cisl e Uil riuniranno le segreterie unitarie per verificare la disponibilità dei tre segretari e per valutare se potrà essere soddisfatta la richiesta del ministro dell'Economia. Che però è ben consapevole di un dato di fatto: i guai maggiori potrebbero essere causati dal governo.

Poco dopo l'annuncio dell'apertura delle trattative, è arrivata la precisazione da parte di Laura Castelli. Il viceministro del Tesoro ha ribadito l'importanza di coinvolgere il Movimento 5 Stelle prima del summit con i rappresentanti sindacali: "Sono convinta che ci incontreremo prima di venerdì, per condividere nella maggioranza una linea unitaria sul cuneo fiscale. Noi abbiamo una nostra proposta e idee ben chiare su ciò che va fatto". Nelle prossime ore ci sarà dunque in incontro chiarificatore. A rivendicare la propria posizione c'è anche Italia Viva: i renziani vorrebbero semplificare e ridurre l'Irpef a cui - nel corso delle discussioni della manovra - erano pronti a sacrificare il taglio del cuneo.

Rdc e quota 100 a rischio

L'esecutivo concorda sul fatto che il taglio del cuneo andrebbe inserito in una riforma complessiva che comprenda la rimodulazione delle aliquote Irpef (da 5 a 3) e l'assegno unico per le famiglie. Ma le tensioni potrebbero alimentarsi quando si entrerà nel merito delle misure: i grillini confermano l'assoluta contrarietà alla ricerca di risorse aggiuntive mediante una stretta sul reddito di cittadinanza e su quota 100. I pentastellati vorrebbero infatti insistere e puntare sulla lotta all'evasione, con l'intento di alleggerire il prelievo anche su tutto il ceto medio, autonomi compresi.

Il taglio del cuneo scatterà a partire da luglio, ma restano ancora da definire le modalità: perciò Gualtieri vorrebbe presentare un provvedimento già entro questo mese. La prima ipotesi al vaglio prevede di aumentare di circa 20 euro il bonus Renzi e di erogare una 80ina di euro al mese ad altri 4,5 milioni lavoratori dipendenti, quelli con redditi fino a 35-36mila euro.

La seconda possibilità invece vedrebbe assumere dal bonus una sorta di funzione ad ascensore: potrebbe essere esteso verso il basso (a favore dei redditi fino a 8mila euro che non beneficiano del reddito di cittadinanza) e verso l'alto (35-36mila euro).

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