I droni Saipem nel radar Fincantieri

Trattative in corso, obiettivo tutelare l'italianità dell'asset

I droni Saipem nel radar Fincantieri
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Colpo in canna per Fincantieri che tratta l'acquisto dei droni sottomarini di Saipem per far crescere ancora il polo della subacquea. L'operazione, rilanciata da Bloomberg, vede il gruppo guidato da Alesandro Puliti in trattative preliminari per vendere alcuni robot e asset sottomarini alla sorella italiana prima della fusione con la norvegese Subsea 7.

Una trattativa in cui il governo starebbe svolgendo un ruolo chiave, per garantire che gli asset strategici rimangano sotto il controllo italiano. Tra l'altro, i due player hanno un azionista pubblico comune: Cdp Equity ha il 12,8% di Saipem e il 70,9% di Fincantieri. Saipem sta ancora valutando il perimetro di un'eventuale cessione e se procedere con una vendita o trovare un partner per una joint venture, ma l'interesse da parte di Folgiero sarebbe elevato. Le attività fanno parte della divisione Robotics & Industrialized Solutions di Saipem e includono veicoli sottomarini senza pilota.

Per l'amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero (nella foto) sarebbe un nuovo colpo dopo l'operazione ex Wass con cui, a gennaio, ha rilevato i sensori e i siluri della vecchia divisione di Leonardo. Il colosso della cantieristica sta facendo crescere il proprio business nell'underwater attraverso operazioni di shopping mentre Saipem, nell'ambito delle nozze con la norvegese Subsea7, punta a valorizzare la divisione della robotica e deve vendere per questioni di perimetro.

L'operazione risolverebbe poi il problema del golden power del governo, Fincantieri tutelerebbe infatti l'italianità dell'asset. A quanto risulta Folgiero ha già avuto interlocuzioni sia con i principali azionisti di Saipem (Eni e Cdp) sia con parti dell'esecutivo.

La subacquea rappresenta oggi un dominio chiave per la sicurezza, l'energia, l'osservazione ambientale e le comunicazioni sottomarine.

Fincantieri si propone, in questo quadro, come attore guida nello sviluppo di questa nuova infrastruttura strategica.

Al momento, nel polo della subacquea operano in tutto circa 400 persone, fra gli oltre 11mila dipendenti che il gruppo impiega in Italia.

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