Economia

"Idrogeno blu il più conveniente"

Descalzi: "Impegnati nella decarbonizzazione per il 2050"

"Idrogeno blu il più conveniente"

«Il prevenire e mitigare i cambiamenti climatici, guidando la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio è uno fra i fattori più determinanti nella creazione di valore di medio-lungo periodo». Lo dice l'ad di Eni, Claudio Descalzi (nella foto) nel messaggio pubblicato sul sito del gruppo in vista dell'Assemblea degli azionisti del 12 maggio.

«La consapevolezza della rilevanza dei fattori Esg - continua il numero uno del Cane a sei zampe - è cresciuta negli ultimi anni e numerose sono state le iniziative realizzate per favorire l'integrazione di queste tematiche nelle strategie di business delle imprese. La strategia di transizione di Eni per diventare una società energetica integrata che fornisce al mercato una vasta gamma di prodotti energetici interamente decarbonizzati va proprio in questa direzione. Il nostro impegno alla completa neutralità carbonica entro il 2050 è in linea con le riduzioni richieste dall'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi entro la fine del secolo». Ai soci Descalzi ribadisce che «nonostante le enormi sfide legate alla pandemia, gli investimenti previsti nel piano 2021-2024 confermano l'impegno di Eni in questa direzione, prevedendo un aumento della componente legata alla decarbonizzazione ed allo sviluppo dei business green e retail che ora costituiscono il 20% dell'intera manovra.

In vista dell'assemblea, tra le risposte alle domande dei soci pervenute, si dice che «La produzione di idrogeno blu rappresenta la soluzione più conveniente nel breve-medio termine per ridurre l'impronta di carbonio di impianti altamente energivori». Inoltre, a proposito del piano di riduzione dei costi per la crisi pandemica, il gruppo rileva che «il programma ha consentito risparmi di costi operativi diffusi in tutti i settori per 1,9 miliardi di euro rispetto al livello pre-Covid di cui circa il 30% strutturali; in particolare il settore e&p ha contribuito alla riduzione per oltre il 50%

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