Imu, Saccomanni frena: "Sarà difficile cancellare anche la seconda rata"

Ministero dell'Economia in difficoltà: non trova le coperture. Brunetta: "Saccomanni si arrampica sugli specchi"

Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni

Cancellazione dell'Imu, atto secondo. Come già nei mesi scorsi, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni torna a mettersi di traverso. Pur ripetendo che sull'Imu non fa annunci e che "bisogna prima prendere le decisioni e poi annunciarle", il titolare del Tesoro ha voluto lanciare un messaggio alla maggioranza. "Il reperimento delle risorse non è facile - ha avvertito - si tratta di trovare consenso politico se si vuole intervenire in un modo rispetto che in un altro". Sebbene il nodo sulla cancellazione della seconda rata dell'imposta deve essere ancora sciolto, il pessimismo del ministro getta un'ombra sull'effettiva capacità del dicastero dell'Economia di trovare una copertura economica efficace.

Nei primi nove mesi dell'anno il gettito dei Comuni, nonostante la cancellazione della prima rata sull’abitazione, è aumentato del 32,5%. Nel Bollettino delle entrate del periodo gennaio-settembre 2013 il ministero dell'Economia fa sapere che gli incassi ammontano a 7,65 miliardi. "Nel confronto, rispetto al gettito del 2012 - spiega il dipartimento delle finanze del ministero - bisogna tener conto delle modifiche nelle modalità di calcolo del primo acconto 2013 che, a differenza dello scorso anno, includono anche le eventuali variazioni di aliquota deliberate dai singoli Comuni e delle modifiche normative intervenute nella disciplina dell’imposta". Nel 2012 l'acconto fu pagato con le aliquote di base. Adesso il nodo da sciogliere è sull'effettiva cancellazione della prima rata sulla prima abitazione. Sebbene il premier Enrico Letta lo abbia promesso, i tecnici del ministero dell'Economia stanno trovando non poche difficoltà a cancellare l'imposta. Per il momento Saccomanni non vuole "fare annunci di politica fiscale in tv o alla carta stampata prima delle decisioni politiche" ma, rispondendo a una domanda sulla seconda rata dell’Imu durante la conferenza stampa con cui ha chiuso i due giorni di visita a Londra, ha ammesso che "il reperimento delle risorse non è facile, si tratta di trovare un consenso politico se si vuole intervenire in un modo piuttosto che in un altro". Insomma, per trovare le coperture ai tagli di imposte serve prendere "decisioni non facili".

La repentina frenata di Saccomanni ha subito messo in allarme il Pdl. "Continua a destare tenerezza l’arrampicarsi sugli specchi di Saccomanni. Ieri su congiuntura, oggi su copertura Imu. Gli siamo vicini", ha commentato il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Al ministero dell'Economia, dal canto loro, stanno cercando di mantenere gli accordi stretti con la maggioranza. Intervistato da Radio Capital, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha confermato l'impegno per "trovare i soldi necessari abbiamo tutto novembre".

Dire dove troveranno le coperture è ancora presto. Sull’ipotesi di aumento della tassazione sulle rendite finanziarie Baretta si dice favorevole: "Ma ricordo anche che abbiamo già aumentato l’imposta di registro che incide sulla stessa platea...".

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